Pubblicato il 24 Luglio 2024
Quasi ogni giorno purtroppo siamo costretti a raccontare episodi di violenza sulle donne sempre più brutali da Nord a Sud dell’Italia. Teatro dell’ultima violenza è stata Novara, dove solo per puro caso non si è verificato l’ennesimo femminicidio di una lista già tristemente lunga. A preoccupare ancora di più è il fatto che tali episodi di violenza si svolgono ormai alla luce del sole e sotto gli occhi dei passanti, proprio come successo a Novara.
Minaccia la moglie col fucile, femminicidio sfiorato
Martedì 9 luglio un uomo di 46 anni ha inseguito la compagna che era uscita per strada, prima schiaffeggiandola e poi puntandole alla testa un fucile per convincerla a tornare a casa. Questa è la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, grazie anche alla testimonianza di un’automobilista che ha assistito impietrita ed esterrefatta a quella scena di inaudita violenza per poi chiamare la sala operativa della Questura e denunciare quanto stava accadendo proprio davanti ai suoi occhi.
Il divieto di avvicinamento
Poco dopo una volante è arrivata sul posto e gli agenti della Squadra Mobile di Novara hanno ricostruito quanto successo. Dopo la perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato un fucile, una carabina di libera vendita. Non è chiaro cosa ha scatenato l’ira dell’uomo, ma da ulteriori immagini è emerso che le sue condotte violente non sono una novità.
L’uomo infatti, residente in città, è gravato di ulteriori precedenti penali per reati contro la persona. La polizia ha dunque dato esecuzione ala misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Novara, del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il 46enne è indiziato dei reati di lesioni e minacce gravi verso la donna e la misura adottata è stata ritenuta necessaria per l’incolumità della moglie. La donna comprensibilmente è sotto choc, ma fortunatamente la brutta storia si è conclusa solo con un grosso spavento.