Pubblicato il 8 Dicembre 2024
Una donna di Tricase di 53 anni é indagata per molestie dopo essersi invaghita di un sacerdote di dodici anni più giovane di lei che non ricambiava il suo sentimento. Da lì il pressing sul parroco che non essendo riuscito a riportarla a più miti consigli, si é visto costretto a rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare l’accaduto. La donna si presentava in chiesa spesso, creando scompiglio non solo nella vita del sacerdote, ma anche nell’intera comunità parrocchiale. Il parroco, stanco di questa situazione e di queste continue molestie, ha così preso una decisione forte. A settembre 2022, infatti, decide di denunciare la donna, raggiungendo la caserma del paese per mettere nero su bianco circa le continue sortite della parrocchiana in chiesa nel corso delle celebrazioni della messa.
Molestie al prete, il Tribunale rinvia a giudizio una parrocchiana
Davanti a tanti altri fedeli, si sentivano forti e chiare le urla della donna: “Devi confessare…devi dire tutto quello che mi hai fatto”. Secondo l’accusa, poi, in ripetute occasioni, la 53enne si è presentata nelle vicinanze della canonica, suonando al citofono con insistenza per incontrare il sacerdote e, sempre con la stessa frequenza, ha cercato di contattarlo per telefono. Un andazzo andato avanti per mesi fino a quando il prete non decide di rivolgersi alle forze dell’ordine. Nel frattempo, la parrocchiana, difesa dall’avvocato Mario Stefanizzi, ha cessato con le molestie dopo che è stata rinviata a giudizio su disposizioni del giudice monocratico del Tribunale di Lecce.