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I messaggi del prof alle studentesse: “Non ti staccherò gli occhi di dosso, tesoro mio dolce”

Pubblicato il 23 Aprile 2022

Molestie sessuali. Sono noti i messaggi di un professore, che secondo le accuse avrebbe molestato sessualmente le sue studentesse. Un video e una serie di segnalazioni sono stati inviati alla preside, ma sono trascorsi mesi e nessuno ha preso provvedimenti. Poi, succede qualcosa: 49 studentesse e studenti fanno un appello e un’ex allieva denuncia. Siamo a Siena, presso il liceo artistico Duccio di Buoninsegna.

Molestie sessuali: i messaggi del professore alle studentesse

Una studentessa in particolare ha ricevuto i messaggi che seguono: “Ma quanto sei bella, mirabile visione di due mirabili estremità. I mostri con quel balconcino sono meno mostri degli altri mostri”. E ancora: “Non vedo l’ora di vedere il tuo vestito all’esame”. E infine: “Non ti staccherò gli occhi di dosso, tesoro mio dolce”.

L’insegnante: “Sono fetish anche io”

Queste le parole dell’insegnante, ma sono stati inviati anche altri testi. Questi scrive ancora, riferendosi a una foto: “Ma eri senza scarpe? Se eri scalza e hai tagliato i piedi non ti amo più. Pura crudeltà estetica, i piedi non si tagliano. Te l’ha fatta il tuo ragazzo? Fetish cat? Sono fetish anche io (Attinente o ispirato a feticismo, con particolare riferimento a capi di abbigliamento o ad accessori eroticamente aggressivi)” . Tutti erano a conoscenza delle molestie, ma non si prendevano provvedimenti. Due anni fa era stato girato un video, a denuncia delle azioni del professore. Le segnalazioni, peraltro, non erano mancate.

Una mail certificata alla dirigente scolastica, per denunciare le violenze

Claudia Bini è la legale del Centro antiviolenza Donna chiama Donna. Una delle ragazze molestate si è rivolta a questa onlus di Siena. Secondo quanto l’avvocato ha dichiarato al Corriere, il 27 gennaio ha inviato una mail certificata alla dirigente scolastica del liceo, alla direzione regionale e a quella provinciale. Si leggeva nella Pec che “quel professore aveva comportamenti sessualmente molesti e inadeguati con le studentesse“.

Si sottolineava “una diretta responsabilità della scuola sulla mancata protezione degli allievi, chiedendo infine immediate misure necessarie”. Aggiunge Claudia Bini: “Ma non siamo state ascoltate”. Poi è arrivata la lettera firmata dalle 49 studentesse e studenti, indirizzata direttamente alla preside. E’ stato allora che la dirigente scolastica ha segnalato i fatti alla Procura.