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giudice del lavoro

Latina, violenza sulla figlia undicenne della compagna: tutto falso

Pubblicato il 3 Giugno 2021

Una vendetta. Un gioco che poteva costare il carcere ad una persona totalmente innocente.

Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio per un uomo, accusato di molestie sessuali dalla figlia undicenne della compagna.

Una vendetta, dicevamo. Una bugia architettata dalla piccola che voleva ‘vendicarsi‘ della madre per essere stata mandata presso una casa famiglia. Ma andiamo con ordine.

A scagionare completamente l’uomo, un rumeno di 24 anni, la stessa persona che lo aveva accusato, ovvero la undicenne figlia della compagna, anche lei rumena, 36enne.

Decisivo l’incidente probatorio a cui è stata sottoposta la ragazzina, che si è tenuto in due diversi momenti, a novembre e dicembre scorso, sempre al tribunale di Latina

Tra le lacrime, l’undicenne ha confessato di aver architettato l”inganno a causa di un trauma che non aveva ancora definitivamente elaborato. Sarebbe stata la gelosia a spingerla a mentire. Voleva vendicarsi della madre per essere finita in una casa famiglia a Roma. Si sentiva trascurata in un momento difficile della sua vita e così aveva meditato di inventare una storia per finire al centro dell’attenzione, accusando il compagno della madre di averla palpeggiata e molestata pesantemente.

Sul banco degli imputati era finita anche la madre della piccola, accusata di essere stata notata dalla figlia in atteggiamenti intimi con il compagno. Anche questo racconto era frutto della fantasia della piccola.

Entrambi gli imputati sono stati totalmente prosciolti dalle accuse.