Monta la polemica sul memorial Grassucci a Sezze: le precisazioni del vice sindaco Capuccilli

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“Resto davvero stupita dalle dichiarazioni del presidente di un’associazione sportiva di Sezze apparse su un quotidiano locale. Resto stupita e un po’ delusa per alcuni motivi che tengo a precisare”. A parlare è il vice sindaco ed assessore di Sezze, Michela Capuccilli, ed il suo riferimento è a quanto accaduto con il memorial Linda Grassucci, manifestazione di arti marziali che, per motivi ascritti dagli organizzatori alla responsabilità del comune di Sezze, non si è potuto svolgere nel territorio comunale. Si è trovata comunque una soluzione alternativa grazie alla collaborazione del comune di Cori, che i è reso disponibile per mettere a disposizione la sua di struttura.

“Intanto – prosegue la Capuccilli nella sua lunga disamina – sono particolarmente delusa perché l’evento, per cause che non sono imputabili all’amministrazione comunale della quale mi onoro di far parte, non si è potuto svolgere a Sezze. Nutrivo e nutro tuttora un profondo rispetto per la famiglia Grassucci, per Linda e per l’associazione. Considero una risorsa preziosa per i giovani il fatto che si continui nel loro nome ad insegnare i sani principi dello sport e dell’educazione, così come si fa nelle scuole calcio e in tutte le altre realtà sportive del territorio. I fatti che hanno costretto a non poter svolgere questo importante evento a Sezze, purtroppo, non sono come li hanno descritti i responsabili dell’associazione sportiva. Lo scorso anno, nonostante le restrizioni dovute dall’emergenza sanitaria, ci siamo tutti impegnati superando diverse difficoltà per farlo svolgere all’interno del tensostatico che, oltretutto, è intitolato proprio a Linda Grassucci. L’anno scorso c’è stata massima collaborazione e in prima persona mi sono resa subito disponibile ed impegnata e preoccupata per la realizzazione e per la riuscita dell’iniziativa lodevole. Questo è stato possibile da parte mia perché l’associazione aveva fatto richiesta di una struttura comunale, (il tensostatico appunto) e perché in prima persona mi hanno coinvolto passo dopo passo. Per lo scopo mi sono più volte io stessa recata presso la palestra gestita dall’associazione, in risposta alle varie richieste che mi sopraggiungevano. Abbiamo fatto vari briefing e cercato soluzioni alle varie problematiche che di volta in volta si presentavano e prontamente mi sono prodigata secondo quanto ho potuto, mostrando sempre, fino alle due giornate di memorial massima disponibilità, presenza e sottolineo massima disponibilità. Il coinvolgimento è stato completo in tutte le pratiche propedeutiche e funzionali e a tutte le richieste che ci sono arrivate da parte della associazione, l’amministrazione ha provveduto puntualmente a rispondere praticamente e tempestivamente, con molto piacere e soddisfazione. Tutto questo ripeto è stato possibile perché la struttura richiesta per il Memorial era una struttura del Comune di Sezze. Tra l’altro tristemente leggo sui social che Sezze non ha strutture agibili. Non so verificando quale documentazione si è affermato che il tensostatico sia inagibile. Di sicuro non solo a Sezze ma anche nei dintorni, sono poche le strutture che riuscirebbero a contenere una così grande manifestazione con migliaia di persone che si alternano durante la giornata, così come prospettato. L’anno scorso, seppur con tante difficoltà derivate dalle tantissime persone e atleti che si sono succeduti nelle due giornate, il memorial è stato regolarmente svolto a Sezze e senza particolari intoppi, se non i tipici disagi che possono verificarsi con una manifestazione così gremita di persone. Per questa edizione l’obiettivo era il medesimo dell’anno scorso e, come accaduto un anno fa, l’impegno di questo assessorato è stato rispettato, l’impostazione dell’organizzazione ha fatto le differenze. Gli organizzatori hanno deciso diversamente, proponendo di svolgerlo all’interno della palestra dell’Isiss “Pacifici e De Magistris”. Non chiedendo nulla all’amministrazione comunale (se non sedie transenne e varie) escludendo dall’inizio la possibilità di ripeterlo al tensostatico. In quel caso, quindi facendo richiesta della palestra dell’Isiss “Pacifici e De Magistris”, come si sa, le difficoltà sono aumentate a causa dei lavori che sono stati necessari per ripristinare il luogo dopo un violento incendio che ha coinvolto la palestra stessa. Quella struttura come tutti dobbiamo sapere è provinciale, non gestita dal Comune di Sezze. E lo stesso ente, più volte interpellato dai nostri uffici, non ci avrebbe garantito la consegna dopo le verifiche del caso che avrebbe permesso di svolgere lì il memorial. Nessuno poteva assicurare la data esatta della riconsegna e soprattutto nessuno ha dato questa certezza, tanto meno l’amministrazione comunale in quanto non di sua competenza e a quanto mi risulta, la palestra non è stata tutt’oggi ancora riconsegnata dalla provincia alla scuola. A quel punto, duole dirlo, da parte dell’associazione c’è stato un repentino cambio di atteggiamento nei confronti dell’amministrazione comunale ed è un po’ iniziata una caccia alle streghe. L’amministrazione è tornata a proporre a quel punto il tensostatico, ma gli organizzatori hanno rifiutato perché reputato troppo piccolo per quanto da loro in programma. Dispiace, ripeto, per tutti quei ragazzi che magari avrebbero avuto piacere ad esibirsi davanti ai loro parenti e nella loro città. Per questo motivo mi auguro che la terza edizione del memorial si possa tornare a svolgere nella città in cui Linda e Pierpaolo Grassucci sono nati, hanno vissuto e lavorato per tanti anni, apportando un valore aggiunto all’intera comunità. Sono rammaricata e molto rattristata sia a livello istituzionale che a livello umano e una nota voglio concedermela. Non ho fino ad ora risposto alle varie affermazioni che si sono alternate in questi giorni perché mi sembrava doveroso non fare nulla che potesse alimentare polemica, non necessaria visto l’argomento e visto il genere di manifestazione. Ho un profondo rispetto per il lavoro e per tutto ciò che l’associazione è riuscita e riesce a fare con le proprie forze, portando avanti un impegno quotidiano e costante proprio come moltissime altre associazioni sportive e non solo sportive, fanno sul nostro territorio, affrontando tante difficoltà ma continuando ad andare avanti, mosse da tanta motivazione e passione. Tra le difficoltà con onestà devo mettere la mancanza di strutture idonee e sufficienti al raggiungimento dello scopo prefissato dalle varie associazioni. Soffrono la stessa criticità i ragazzi e le ragazze che usufruivano di quella stessa palestra della scuola prima dell’incendio e che li si allenavano e che ora si trovano senza struttura, come senza palestra si trovano gli alunni della scuola stessa. Il nostro Comune ha bisogno di riappropriarsi di spazi e strutture presenti sul territorio che al momento sono state dichiarate inagibili o addirittura non ultimate e il nostro impegno sarà quello di provvedere affinchè tornino ad essere fruibili e accessibili a tutti i cittadini, alle associazioni e a tutti coloro che vorranno promuovere eventi e/o iniziative, tutte meritevoli di rispetto e sostegno di qualsiasi portata esse siano. Questo non è un problema di quest’anno e come amministrazione stiamo cercando di intervenire su ogni singola problematica e, proprio perché non di semplice risoluzione, ogni azione richiede la giusta attenzione e la giusta tempestica”.

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Lidano Orlandi

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