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Morgan

Morgan e il processo per stalking: concessa la giustizia riparativa

Pubblicato il 27 Settembre 2024

“La giustizia riparativa è un modo nuovo di affrontare i processi, è una bella idea e se va in porto è un’innovazione. Io sono un innovatore anche in queste cose. Finalmente ho potuto dire al giudice che non sono un persecutore dopo che per anni sono stato zittito. Qui io ho problemi a capire come mantenere le mie figlie”, così si era espresso Morgan. E Marco Castoldi, padre dell’Anna Lou che domani sera esordirà fra i concorrenti di Ballando con le stelle, ha ottenuto quel che desiderava.

Il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta di essere ammesso alla giustizia riparativa, nell’ambito del processo per stalking ai danni della ex fidanzata Angelica Schiatti.

I legali della cantante si erano opposti: “Non riteniamo ci siano i presupposti per questo iter processuale. Innanzitutto riteniamo non siano applicabili alla fattispecie e le ultime condotte di Castoldi fanno intendere che questo ravvedimento non ci sia”.

Ma il giudice non l’ha pensata allo stesso modo e ha accettato quel che era stato chiesto dagli avvocati dell’ex Bluvertigo due settimane fa.

La procedura, complementare al processo, prevede un incontro per la risoluzione del conflitto tra Morgan e Angelica Schiatti, alla presenza di un mediatore, dopo un percorso di lavoro individuale con degli specialisti per Castoldi.

Questa decisione potrebbe concorrere a una riduzione della pena in caso di condanna.

Morgan, che ha sempre rigettato le accuse, aveva anche detto di avere “molta fiducia nella giustizia, sono venuto perché credo che un processo sia un momento nel quale una persona equilibrata valuta, perché se fosse per i giornali sarebbero solo balle. Non ho nulla da nascondere mai fatto nulla di molesto nei confronti di nessuno, se mi si vuol far passare per quello che non sono non si riesce, in ultimo trionfa la virtù”.