Pubblicato il 27 Settembre 2021
Morisi, 48 anni, è stato consigliere provinciale della Lega dal 1993 al 1997. L’incontro e l’inizio del lavoro con Salvini risale all’ottobre del 2013. È stato il social media manager del leader del Carroccio.
l nome di Luca Morisi è iscritto nel registro degli indagati a Verona per cessione e detenzione di stupefacenti. I carabinieri hanno trovato alcune dosi di droga nella sua cascina a Belfiore, paesino a venti chilometri dalla città in cui è residente dal 2003. L’inchiesta è assegnata al pubblico ministero Stefano Aresu. Tutto comincia a Ferragosto, quando durante una perquisizione i carabinieri fermano un’automobile con tre giovani a bordo per un controllo. E trovano un flacone con “droga liquida”.
I tre, secondo la versione di Repubblica, accusano proprio Morisi di avergliela ceduta. Il Corriere della Sera invece scrive che c’è il sospetto che l’ormai ex social media manager della Lega fosse “sotto osservazione” da qualche settimana. E che il controllo scattato nei confronti dei tre giovani non fosse casuale ma frutto del monitoraggio dei suoi contatti. Sono proprio loro, indicandolo nella loro testimonianza come lo spacciatore, a far scattare l’accusa di cessione della sostanza.
L’inchiesta sul guru social della Lega
L’articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti sanziona qualsiasi attività di cessione di droga ad altra persona, anche a titolo gratuito. Le pene vanno dalla reclusione da sei a venti anni alla multa da 26mila a 260mila euro. Dopo l’annuncio delle sue dimissioni dalle cariche di direzione della “Bestia” social del Carroccio, date ufficialmente per «motivi familiari», in Parlamento circolavano indiscrezioni sui veri motivi dell’addio. Sempre il Corriere racconta che qualcuno ipotizza che dalla sua cascina a Belfiore sia stato sequestrato anche del materiale informatico.
Repubblica invece scrive che il liquido trovato nell’auto dei tre ragazzi è stato mandato al laboratorio di analisi dei Carabinieri che lavora nel Nordest ma che i risultati non sono ancora arrivati. Molte sostanze stupefacenti hanno forma liquida: dal Ghb (l’ecstasy liquida) al Gbl, la cosiddetta «droga dello stupro».
L’inchiesta per cessione di sostanze stupefacenti nei confronti di Luca Morisi è quindi il vero motivo del suo addio alla Lega. «Ringrazio tutti per l’interesse e l’amicizia: sto bene, non c’è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per un po’ di tempo per questioni famigliari», aveva fatto invece sapere lui in un messaggio nella chat del Carroccio.
Matteo Salvini aveva confermato la motivazione. «Era nell’aria da un po’, da tempo si era allontanato anche come presenza fisica — aveva invece sostenuto la settimana scorsa un leghista di lunga data e ben addentro all’inner circle di Salvini — . Essendo una persona estremamente intelligente e sensibile Morisi ha capito che un ciclo era finito. E ne ha tratto le conseguenze». Non si sa se il guru di Salvini abbia anche lasciato l’incarico nella segreteria della Lega che ricopre dal 2020.