Pubblicato il 20 Settembre 2024
Claudio Chinellato, sessantenne condannato all’ergastolo per l’omicidio della studentessa Rossella Angelico, è deceduto nei giorni scorsi presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove era ricoverato a causa di una lunga malattia. L’uomo, che stava scontando la sua pena nel carcere di Velletri, era stato condannato insieme ad altri due coetanei per il brutale omicidio della giovane diciassettenne, avvenuto il 9 novembre 1985, dopo che la ragazza si era rifiutata di consumare un rapporto sessuale.
Ultimi giorni di vita e cremazione
Non è stata celebrata alcuna cerimonia religiosa pubblica per il funerale di Chinellato. La salma ha ricevuto la benedizione nella camera mortuaria dell’ospedale prima di essere cremata.
Revoca dei permessi premio nel 2019
Claudio Chinellato era tornato agli onori della cronaca nel Natale del 2019, quando gli erano stati revocati i permessi premio concessi per trascorrere le festività in famiglia, poiché non era stato trovato in casa durante un controllo della Polizia.
Chi era Rossella Angelico
Diciassette anni, come detto, ed una passione per il nuoto, Rossella frequentava la IV° D dell’ Istituto Magistrale “Alessandro Manzoni” di Latina, scuola dove si era trasferita insieme ad un’amica il mese precedente dal Liceo Classico “Dante Alighieri”. Arrivata nel nuovo istituto, era stata eletta rappresentante di classe e la mattina prima dell’omicidio aveva partecipato ad una manifestazione studentesca nel centro di Latina per protestare contro l’aumento delle tasse scolastiche e contro la riforma della scuola superiore.