Si continua a indagare sulla morte misteriosa della 13enne caduta a Piacenza dalla sua abitazione dal settimo piano. Si fa sempre più pesante il quadro accusatorio nei confronti del fidanzato 15enne, che alcuni testimoni avrebbero visto mentre litigava con la ragazzina sul balcone di casa sua.
La prima a puntare il dito contro il ragazzo è stata proprio la sorella della vittima, che ha rilasciato un’intervista a Quarto Grado. Ha detto che la sorella non si sarebbe mai suicidata, poiché aveva un grande rispetto per la vita, aggiungendo che il fidanzato aveva comportamenti strani, poi diventati ossessivi, nei suoi confronti. “Sapevo che era stato lui – ha detto – me lo continuavo a ripetere e continuo a pensare al perché non l’abbia salvata, perché non ero lì con lei”.
Il 15enne fidanzato, al momento in stato di fermo, sarebbe stato immortalato da un video che a quanto pare lo ritrae sotto casa della fidanzatina. Il video sarebbe stato girato pochi giorni prima della tragedia, verso le 2:30 di notte, nel quale si vedrebbe il ragazzo con un telefono in mano nel cortile mentre guarda in alto mandando baci. Lorenza Dordoni, avvocato della madre della vittima, ha comunicato che inserirà il video nella memoria che presenterà alla Procura per i minorenni che coordina le indagini.
In base ai primi accertamenti è emerso un altro dettaglio inquietante: i segni sulle mani della ragazza sarebbero compatibili con dei colpi che la giovane avrebbe ricevuto per farle lasciare la presa sulla ringhiera.
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