Pubblicato il 6 Agosto 2024
Continua la caccia al killer di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in circostanze misteriose a Terno d’Isola in provincia di Bergamo, anche se ultimamente è stata fatta una scoperta che potrebbe dare la svolta tanto attesa: il ritrovamento di un coltello che presumibilmente è anche l’arma del delitto.
Il ritrovamento del coltello che potrebbe aver ucciso Sharon Verzeni
Dopo serrate ricerche gli inquirenti hanno ritrovato un coltello vicino al luogo del delitto e gli esami sull’arma sono stati affidati ai laboratori del Ris di Parma per ottenere risultati delle comparazioni con il profilo genetico della vittima. Si valuterà se sulla lama che ha ucciso la 33enne colpendola alla schiena e al torace è stato trovato del Dna e se l’assassino ha usato i guanti in lattice. Stando alle prime analisi, le dimensioni della lama sarebbero compatibili con le ferite riportate sul corpo della ragazza, il cui straziante funerale è stato seguito da amici, parenti e gli abitanti del paese.
Come riportato da Repubblica sono state individuate alcune telecamere in zona che potrebbero aver ripreso le persone che sono passate nell’orario del delitto. La ragazza, su consiglio del dietologo, era solita uscire la sera tardi per una passeggiata.
La foto della chat
Intanto però continuano ad emergere tanti altri misteri, ancora senza alcuna risoluzione. Nella chat dei residenti della zona da tempo circolava la foto di un uomo che passeggiava in via Castegnate, più o periodo nello stesso arco temporale in cui si è verificato l’omicidio. Si tratta di uno dei pregiudicati più noti della zona e la foto è arrivata agli inquirenti che stanno seguendo varie piste.
Si ipotizza che il killer possa avere avuto dei risentimenti nei confronti di Sharon, per questo motivo si continua a scavare nella sua vita privata ed è passato al setaccio il suo smartphone per raccogliere più indizi utili. Gli inquirenti si stanno comunque concentrando anche su altre persone della zona che hanno dei precedenti penali.
Il mistero del box
A rendere il mistero ancora più fitto uno strano ritrovamento a pochi passi dal luogo dell’omicidio: un box in un condominio dove è stata ritrovata una branda che i carabinieri hanno provveduto a sequestrare.
Il box si trova in un grande condominio che affaccia su via Castegnate, abitato da centinaia di famiglie, molte delle quali straniere. Il proprietario del garage è italiano e dovrà spiegare cosa ci faceva una branda in un box fatiscente e disordinato. Gli inquirenti vogliono capire se lì ci dormisse qualcuno, chi e perché. La situazione potrebbe non avere nulla a che fare con l’assassinio di Sharon, ma per il momento non viene esclusa alcuna pista.