Proseguono le indagini dopo la morte di Margaret Spada, la 22enne morta per un intervento di rinoplastica in circostanze tutte da chiarire. Come riportato dall’Ansa, nel registro degli indagati sarebbero finite due persone, padre e figlio, titolari del centro medico di Roma dove la ragazza è deceduta, a quanto pare, dopo l’anestesia locale. Da quanto si apprende dalle indagini nella struttura, sottoposta a sequestro, non sarebbe stato trovato alcun documento, né una cartella clinica né tanto meno una registrazione dell’intervento.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la ragazza era partita dalla Sicilia in compagnia del suo fidanzato per arrivare a Roma il 4 novembre e sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. A quanto pare la giovane aveva trovato il centro medico tramite un’inserzione sui social. Tuttavia, come spiega l’Ansa, nell’ambulatorio gli inquirenti non avrebbero trovato documenti relativi all’intervento, né il consenso informato sottoscritto dalla ragazza. Sembra che il centro posse anche privo di targhetta esterna o insegna e la Procura oggi 13 novembre dovrebbe disporre l’autopsia sul corpo della ragazza, per raccogliere ulteriori indizi sul suo decesso.
I carabinieri del Nas hanno sequestrato lo studio medico dell’EUR, dove si è verificata la tragedia, e anche la cartella clinica dell’ospedale Sant’Eugenio, dove la ragazza era stata portata in condizioni gravissime, per poi morire 4 giorni dopo.
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