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Morti sul lavoro, il sindacato Clas: “Adeguare il testo unico sulla sicurezza e informare sui fattori di rischio”

Pubblicato il 21 Maggio 2021

“Gli infortuni sul lavoro continuano a rappresentare un grave onere per i costi sia economici sia sociali in termini di disabilità e morti evitabili. La sicurezza non deve essere solo un costo ma un valore aggiunto, per questo dobbiamo adeguare il testo unico sulla sicurezza, lo strumento in grado di organizzare in modo sinergico le attività di assistenza e di vigilanza alle imprese, per garantire trasparenza, equità e uniformità dell’azione pubblica e una maggiore consapevolezza da parte dei datori di lavoro dei rischi e delle conseguenze dovute al mancato rispetto delle norme di sicurezza, anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per una crescita globale della cultura della sicurezza”.

E’ quanto afferma il Presidente nazionale di Sindacato CLAS, Davide Favero, dopo la preoccupante serie di gravi infortuni sul lavoro verificatisi negli ultimi giorni in diverse parti d’Italia.

“L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19 ha mostrato che gli interventi di Sanità Pubblica sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un Paese e che la salute di tutti dipende dalla salute di ciascuno. Per i lavoratori giocano un ruolo importante la tipologia lavorativa, spesso precaria, e la mancanza di formazione e informazione sui rischi correlati all’attività lavorativa specifica. Per i giovani – continua Favero – assume rilievo la tipologia lavorativa, spesso precaria, e la mancanza di formazione e informazione sui rischi correlati all’attività lavorativa specifica. Il cambiamento del mondo del lavoro, la mutevolezza e precarietà dei contratti, la femminilizzazione di alcuni settori, il lavoro notturno e su turni, le differenze di genere, l’inserimento e il reinserimento lavorativo di lavoratori con disabilità, l’utilizzo di nuove tecnologie (industria 4.0) richiedono un approccio culturalmente diverso alle politiche di prevenzione e di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. È necessario, pertanto, adottare più efficaci e complessivi modelli di intervento, definiti dall’insieme di politiche, programmi e pratiche che integrano la prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con la promozione delle azioni di prevenzione di danni acuti e cronici, a favore di un più ampio benessere del lavoro e di tutti i lavoratori”.