Pubblicato il 4 Giugno 2022
É morto Roberto Brunetti all’età di 55 anni, attore meglio conosciuto nell’ambito cinematografico come “Er Patata”, il cui corpo è stato ritrovato senza vita nella tarda serata di venerdì nella sua abitazione a Toma, in piazza Bologna.
Era riverso sul letto, in posizione supina, con il solo lenzuolo addosso a coprire il corpo: così lo hanno trovato gli agenti di polizia del Commissariato di San Lorenzo che, con l’aiuto dei vigili del fuoco, sono riusciti ad entrare nell’appartamento.
L’allarme è stato dato dagli amici e dalla compagna che, non sentendolo da tempo, si sono preoccupati dal momento che il suo ultimo accesso a Whatsapp risaliva infatti a circa 24 ore prima. Sul suo corpo sarà eseguita un’autopsia per risalire alle cause della sua morte.
Morto Roberto Brunetti, trovate tracce di droga nel suo appartamento
Le forze dell’ordine, una volta entrate nell’appartamento, hanno trovato tracce di cocaina e di hashish, come riporta “Il Messaggero”. L’attore fu anche coinvolto in una brutta storia di droga nel 2009, quando fu trovato in possesso di hashish e arrestato mentre era a bordo di uno scooter con un amico a Trastevere.
La carriera cinematografica di Roberto Brunetti
Roberto Brunetti deve la sua celebrità alla partecipazione di alcune commedie di successo, come “Fuochi d’artificio” nel 1997 di Leonardo Pieraccioni e “Paparazzi” del 1998 di Neri Parenti, dove ha recitato al fianco di Massimo Boldi e Christian De Sica.
Nel 2005 ha vestito i panni di Alfo Buffoni, uno dei membri della Banda della Magliana nella pellicola diretta da Michele Placido e che ebbe un grande successo di pubblico.
Per diversi anni è stato il compagno di Monica Scattini, anche lei attrice, morta nel 2015. La loro storia si era già conclusa del 2021.
Negli ultimi tempi l’attore, tagliato fuori dal mondo del cinema e dello spettacolo, stava vivendo un brutto periodo ed era entrato in un tunell senza uscita. Poco più di un anno fa, durante un’intervista a Pomeriggio 5 presso Barbara D’Urso, Roberto Brunetti raccontò che era costretto a vivere col reddito di cittadinanza e che aveva bisogno di lavorare.