Pubblicato il 19 Giugno 2024
Non ce l’ha fatta Satnam Singh, l’operaio 31enne indiano rimasto vittima di un gravissimo incidente sul lavoro che gli aveva reciso il braccio. A quanto pare l’uomo stava lavorando con un macchinario per il taglio del fieno che gli ha staccato di netto il braccio, forse a causa della camicia che era rimasta impigliata nell’ingranaggio.
La cosa più grave è che i datori di lavoro, invece di accompagnarlo in ospedale, lo hanno prima fatto salire su un furgoncino e poi scaricato per strada vicino casa. In seguito, dopo l’allarme, è stato elitrasportato al San Camillo di Roma, ma le sue condizioni erano apparse già molto gravi ai soccorritori sopraggiunti a Borgo Santa Maria, in provincia di Latina. In mattinata infatti il 31enne è deceduto.
Bracciante abbandonato in strada, la denuncia
L’episodio gravissimo è stato denunciato da Hardeep Kaur, segretaria generale della Federazione Lavoratori AgroIndustria di Latina, che ha raccontato quegli attimi horror a Fanpage.
Ha detto che sul posto c’era la moglie, che chiedeva di portare subito il marito in ospedale e che, pur non parlando l’italiano, si è gettata ai piedi dei soccorritori per chiedere aiuto. I datori di lavoro lo hanno scaricato in mezzo alla strada, come fosse un rifiuto, mettendo il braccio mozzato in una cassetta della frutta.
Sul furgoncino, oltre all’operaio, c’era la moglie e un collega che ha subito chiamato i soccorsi che sono arrivati dopo circa mezz’ora. Hardeep Kaur ha detto che la coppia era molto unita e che lui, avendo visto la moglie stanca, le aveva detto di tornare a casa in motorino con un collega invece di tornare insieme a lui con la bici, ma lei ha comunque preferito aspettarlo.
Sulla questione si è espresso anche Orlando Tripodi, presidente commissione Lavoro del Consiglio regionale del Lazio, che si è detto profondamente amareggiato per quanto accaduto e che ha annunciato che convocherà una commissione ad hoc per contrastare il triste fenomeno del caporalato. Si è inoltre auspicato una pena esemplare contro i datori di lavoro dell’uomo, che invece di portarlo in ospedale lo hanno scaricato in mezzo alla strada. “Adesso è il momento della preghiera per lui e per i suoi cari ai quali sarà assicurata tutta l’assistenza del caso” – ha assicurato Tripodi.