Si registra un’escalation? Mosca ammette di aver usato “missili ipersonici” Kinzhal. Lo comunica il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass e dalla Ria Novosti. L’obiettivo era colpire e distruggere “un grande deposito sotterraneo di missili delle forze di Kiev nella regione di Ivano-Frankivsk“, nell’Ovest del Paese.
Si tratta di missili che possono raggiungere una velocità almeno cinque volte superiore a quella del suono. Nell’ambito degli armamenti, costituiscono una delle più importanti novità. Come i 3M22 Zircon fly, non possono essere individuati dai radar, perché sono molto rapidi: molto più rapidi dei sistemi di difesa anti-missile usati dagli ucraini.
Il Kinzhal serve per eliminare navi e bersagli terrestri: può essere armato con testate nucleari o ad alto potenziale esplosivo e può causare danni significativi. All’inizio di febbraio 2022, una serie di MiG-31 armati di missili Kinzhal sono stati spostati dalla base aerea di Soltsy alla base aerea navale di Chernyakhovsk, che si trova tra Bielorussia e Polonia. Filmati diffusi un mese fa dal ministero della Difesa russo mostravano i missili che agivano su un bersaglio terrestre, nel corso delle esercitazioni in Bielorussia.
Secondo il sito specializzato Aviation-Report.com, il missile ipersonico Kinzhal è facile da manovrare e colpisce il bersaglio a velocità di Mach 10, con un raggio d’azione di 2000 chilometri. La variante trasportata dal Tu-22M3, poi, permette di centrare bersagli fino a 3000 chilometri di distanza. I missili, al momento, sono impossibili da intercettare. Possono di trasportare una testata a frammentazione da 1.100 libbre o una testata nucleare da 500 kilotoni, sebbene la capacità nucleare possa non essere stata ancora implementata tecnicamente.
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