Il sanguinoso attentato terroristico rivendicato dall’Isis al Crocus City Hall di Mosca, dove sono morte almeno 140 persone, ha creato di terrore in Russia, ma in generale in tutta Europa. Gli esperti che avevano previsto un attacco a Mosca, che si è effettivamente verificato, adesso hanno predetto un altro attentato imminente in Europa. Putin ha puntato l’incide contro Kiev, che secondo gli esperti in realtà non avrebbero avuto alcun ruolo in questo tragico attacco.
Riccardo Valle, direttore della ricerca del think tank The Khorasan Diary a Islamabad, Pakistan, in un’intervista a Fanpage ha spiegato che il modus operandi degli attentatori di Mosca è simile a quello dell’Isis. In un video si sente uno degli attentatori urlare “Allah è grande” e inoltre i terroristi parlano tra di loro in tagico o in farsi.
Prendendo per buono quanto detto da uno degli attentatori catturati dall’esercito russo, cioè che sono stati assoldati su Telegram e che hanno agito per soldi, allora sarebbe confermata l’ipotesi secondo la quale l’Isis starebbe assoldando i suoi uomini in Turchia, dove c’è una rete di finanziamento dello Stato islamico collegata direttamente con l’Asia centrale e con l’Afghanistan.
Gli esperti ritengono che l’attentato possa essere collegato alle uccisioni di 6 membri dell’Isis lo scorso 2 marzo per mano delle forze speciali di Putin nella regione russa dell’Inguscezia. La situazione qui da decenni è caldissima per l’insurrezione islamica contro la Russia ed è diventata incandescente dopo la coscrizione obbligatoria per la guerra in Ucraina.
Proprio l’Ucraina è il paese accusato da Putin, che non ha mai nominato l’Isis, per questo orribile attentato. Tuttavia Ruslan Suleymanov, orientalista ed ex corrispondente dal Medio Oriente dell’agenzia di stampa di Stato russa Tass, in un’intervista a Fanpage ha “scagionato” l’Ucraina.
Perché allora Putin ha accusato Kiev? Per propaganda e per giustificare la sua guerra contro l’Ucraina. In realtà per l’Isis l’Ucraina è un paese cristiano impegnato nella crociata contro l’Islam, proprio come la Russia, e in quanto tale è considerato un nemico. Per questo motivo è assolutamente improbabile pensare ad una collaborazione tra l’Isis e Kiev.
Valle ha detto che, dopo la Russia, l’Isis ha messo nel mirino l’Europa. Del resto i segnali di un nuovo attentato purtroppo ci sono tutti, dal momento che tra il 2023 e il 2024 sono state sgominate diverse cellule terroriste in Austria, Germania e Regno Unito collegate in maniera più o meno diretta con lo Stato islamico in Afghanistan.
L’Isis, rimasto in silenzio per molto tempo, torna nuovamente a far paura e una grave minaccia incombe ora su tutta l’Europa, dove si stanno rafforzando notevolmente le misure di sicurezza negli aeroporti, nei luoghi sensibili e nelle zone maggiormente affollate. Anche in Italia sono state triplicate le misure di sicurezza, soprattutto a Roma in previsione della Santa Pasqua.
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