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Multe da annullare: la clamorosa sentenza della Cassazione colpisce gli autovelox

Pubblicato il 23 Aprile 2024

Attenzione, le multe per eccesso di velocità potrebbero essere non pagate. No, non è una fake news, ma una, clamorosissima, notizia vera. E tremano i Comuni che hanno fatto cassa e prevedono di farne ancora.

Il terremoto burocratico è stato provocato dalla sentenza della Cassazione, che accolto l’impugnazione di un avvocato di Treviso.

Il legale, da automobilista, aveva ricevuto una sanzione per aver viaggiato a 97 chilometri orari dove il limite è di 90.

Secondo la Suprema Corte gli autovelox disseminati sul territorio italiano sarebbero stati autorizzati dal ministero delle Infrastrutture ma non sottoposti dallo stesso Governo ad una verifica tecnica più puntuale necessaria alla loro omologazione.

Vi sarebbe in sostanza un vuoto normativo che, in assenza di correzioni, metterebbe al riparo d’ora in poi da conseguenze pecuniarie gli automobilisti colti dagli autovelox per ora giudicati non regolamentari.

Le multe per eccesso di velocità rilevate sulle strade italiane, quindi, attraverso apparecchiature uguali a quelle adottate dal Comune di Treviso sulla strada regionale n.53, meglio nota come “Tangenziale”, potrebbero essere annullate.

Per quanto riguarda le finanze pubbliche del Veneto, mediamente le sanzioni per violazioni al codice della strada valgono circa 50 milioni l’anno e sono per un terzo addebitabili al superamento dei limiti di velocità riscontrato dalle apparecchiature elettroniche.

La quota normalmente riscossa dal Comune di Treviso sarebbe di poco inferiore ai 4 milioni.