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Muore a soli 43 anni, autorizzato l’espianto degli organi: l’ultimo gesto d’amore della pontina Veronica

La commovente storia di Veronica, 43 anni, deceduta per un’emorragia cerebrale. La sua famiglia ha deciso di donare i suoi organi, salvando altre vite. Un atto di grande generosità che ha commosso la comunità di Latina

Pubblicato il 17 Luglio 2024

Veronica, 43 anni, è deceduta a causa di un’emorragia cerebrale. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, per lei non c’è stato nulla da fare. Tuttavia, la sua famiglia, supportata dal team specializzato dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ha preso la decisione di donare i suoi organi, un atto di generosità che ha salvato altre vite.

Attivazione della Procedura di Donazione

Due notti fa, quando è stata dichiarata la morte cerebrale di Veronica, il team del Goretti ha informato i familiari della possibilità di donare gli organi. Come riportato dai colleghi de Il Messaggero, con il loro consenso, è stata attivata la procedura di prelievo multiorgano. Ieri mattina, un’équipe giunta in eliambulanza ha prelevato cuore, fegato e reni. Gli organi sono stati trasferiti all’ospedale San Camillo di Roma e uno dei reni ha raggiunto Torino.

Commozione e Cordoglio

La notizia della morte di Veronica, una mamma devota che si descriveva come una “mamma a tempo pieno” sul suo profilo social, si è rapidamente diffusa nella città di Latina. La comunità ha espresso unanime cordoglio, ricordando Veronica come una donna solare, allegra e amorevole. I messaggi di condoglianze sulla sua pagina Facebook sono stati numerosi, testimonianza dell’affetto e della stima che la circondavano.

Un Grande Gesto di Generosità

La donazione degli organi è stato l’ultimo grande gesto di Veronica per aiutare gli altri. Questo è il quarto prelievo di organi dall’inizio dell’anno al Goretti di Latina. Il team di supporto alle famiglie dell’ospedale svolge un lavoro fondamentale nell’aiutare i familiari a comprendere l’importanza della donazione in momenti di profondo dolore. Veronica, che ha lasciato un marito e quattro figli piccoli, continuerà a vivere grazie alla sua generosità e al consenso del marito per l’espianto.