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Myanmar devastato da un terremoto di magnitudo 7,7: “il rischio di repliche è molto alto”

Pubblicato il 28 Marzo 2025

Un potente terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito il Myanmar il 28 marzo, con ripercussioni anche in Cina e Thailandia. A Bangkok, il crollo di un grattacielo in costruzione ha causato numerosi morti e centinaia di dispersi. Secondo lo United States Geological Survey (USGS), il sisma si è verificato 16 chilometri a nord-ovest di Sagaing, a una profondità di 10 chilometri, alle 14:20 ora locale (le 7:20 in Italia).

Un disastro in un Paese già in crisi

Il terremoto ha colpito un Myanmar già in ginocchio a causa della crisi politica seguita al colpo di Stato del 2021, che ha innescato una guerra civile e una gravissima crisi umanitaria. A peggiorare la situazione, la mancanza di aiuti internazionali: a causa dei tagli imposti da Donald Trump, il programma statunitense per l’assistenza nelle catastrofi non interverrà. Con oltre 3 milioni di sfollati e un sistema sanitario al collasso, il Paese si trova in una condizione disperata.

Le città più colpite: Mandalay e Naypyidaw in ginocchio

La città più vicina all’epicentro è Mandalay, antica capitale reale con 1,5 milioni di abitanti. Qui, secondo fonti locali, numerosi edifici, ponti e strade sono stati distrutti. Un testimone ha raccontato a Reuters: “Siamo corsi fuori mentre tutto tremava. Ho visto un palazzo di cinque piani crollare davanti ai miei occhi”.

A Naypyidaw, la capitale, le strade sono state squarciate dal sisma e gli ospedali sono al collasso. I feriti giacciono fuori dal pronto soccorso, in attesa di cure. La Croce Rossa ha segnalato blackout elettrici e interruzioni di internet in diverse regioni del Paese.

Crolla lo storico ponte Ava

Il terremoto ha causato anche il collasso del celebre ponte Ava, noto come il “vecchio ponte Sagaing”, lungo quasi 2 chilometri. Le immagini sui social mostrano l’infrastruttura completamente sommersa dal fiume Irrawaddy.

Bilancio ufficiale: 144 morti, ma le vittime potrebbero essere migliaia

Secondo l’emittente statale MRTV, il terremoto ha causato almeno 144 morti e 732 feriti, ma le testimonianze suggeriscono che il numero reale sia molto più alto. Un soccorritore dell’associazione benefica Moe Saydanar ha dichiarato di aver recuperato 60 corpi solo nella zona di Pyinmanar, vicino alla capitale.

L’USGS prevede che il bilancio finale potrebbe essere di migliaia di vittime, con danni economici enormi nelle regioni di Sagaing e Meiktila. “La popolazione della zona vive in edifici fragili, incapaci di resistere a scosse di questa intensità” ha spiegato l’agenzia.

Alto rischio di nuove scosse: pericolo di repliche nelle prossime settimane

Secondo Andrea Billi, geologo del CNR, il Myanmar si trova su una delle aree sismiche più pericolose del mondo. “Non si può abbassare la guardia: il rischio di nuove repliche è molto alto e potrebbero verificarsi anche nei prossimi giorni o settimane”.

L’esperto di sismologia Bill McGuire, dell’University College di Londra, ha definito il sisma “probabilmente il più devastante degli ultimi 75 anni”. Il terremoto, avvenuto a bassa profondità, ha rilasciato un’energia enorme, colpendo gli edifici con tutta la sua forza distruttiva.

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