Pubblicato il 29 Ottobre 2024
I carabinieri di Cercola stavano effettuando dei controlli a Pollena Trocchia vicino ad una sala scommesse di via Massa, generalmente molto frequentata da ragazzi. L’attenzione dei militari è stata catturata però da due giovani in particolare, poco più che bambini, un 13enne e un 14enne che hanno cercato di allontanarsi velocemente alla vista delle divise.
13enne fermato con una mannaia
I militari hanno fermato i due minorenni e li hanno perquisiti: il 14enne aveva un coltello a scatto lungo 22 centimetri, ma è stato il 13enne a sorprendere i carabinieri quando gli hanno trovato addosso addirittura una mannaia da cucina lunga 27 centimetri.
Quando ai ragazzini viene chiesto perché erano in possesso di quelle armi, loro hanno risposto candidamente: “Ci dobbiamo difendere, non si sa mai”. Una risposta spiazzante e disarmante e i carabinieri, dopo averli denunciati, li hanno riaffidati ai rispettivi genitori increduli e mortificati per quanto accaduto.
Gli altri precedenti preoccupanti
Questo purtroppo non è il primo e difficilmente sarà l’ultimo caso di ragazzini armati. Solo pochi giorni fa a Torre del Greco, in provincia di Napoli, i carabinieri sorpresero un 16enne a corso Umberto I con un coltello a farfalla, messo in bella vista che usciva dalla tasca dei pantaloni sfoggiato come un trofeo, un simbolo di forza che evidentemente nasconde molte insicurezze.
Di lavoro ce n’è stato qualche notte fa anche per i carabinieri di Volla, che hanno denunciato per spaccio e porto d’armi un 17enne incensurato, trovato in possesso di 5 grammi di hashish e di un coltello a serramanico. Quando gli è stato chiesto perché portasse un coltello, ha risposto “perché la zona non è tanto così tranquilla ed è meglio girare armati”. Ragazzi che sono quasi sempre figli di persone “normali” e che non sono cresciuti in un contesto criminale o disagiato, accomunati da un senso di debolezza che di certo non può colmare la lama di un coltello o di una mannaia.