Napoli, i 99 Posse cantano con le bandiere filorusse alla manifestazione patrocinata dall’Anpi: scoppiano le polemiche (VIDEO)

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Il gruppo dei 99 Posse canta con le bandiere delle sedicenti repubbliche popolari filorusse di Donetsk e Lugansk sul palco dell’evento “Riscossa popolare”.

E’ successo a Napoli, e la notizia diventa di tendenza su X, invadendo i social con commenti nella quasi totalità pro Ucraina e contro i filorussi e Putin.

La Festa nazionale della Riscossa Popolare organizzata dal Partito dei Carc si è svolta nel capoluogo campano il 29 e 30 settembre a Villa Salvetti a San Giovanni a Teduccio-Barra, quartieri periferici partenopei, ed ha celebrato anche l’80° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli.

L’episodio delle bandiere filorusse è avvenuto la sera del 29 settembre e a far discutere gli utenti social è stato soprattutto il contributo dato dall’Anpi provinciale all’iniziativa.

L’associazione nazionale partigiani è impegnata in questi giorni in molte manifestazioni in città in ricordo delle Quattro Giornate di Napoli e il suo logo campeggia nelle locandine dell’evento.

 “I 99 Posse alla Festa nazionale della Riscossa Popolare contro tutte le guerre imperialiste. Fuori l’Italia dalla Nato. Fuori la Nato dall’Italia!” si legge sulla pagina Facebook della festa che pubblica anche il video con le bandiere. 

“Per questi signori l’arte, lo spettacolo, le feste popolari e tutto quanto l’ingegno e la creatività del popolo napoletano sono capaci di esprimere non devono essere armi di emancipazione e riscossa ma metadone nella finta pace sociale su cui cercano di galleggiare insieme ai loro amici trafficanti di eventi”, si ribadisce con un post pubblicato oggi pomeriggio.

“Una pace sociale fatta di ragazzini che muoiono sparati da propri coetanei in mezzo a una strada, di disoccupazione e fame che crescono e spingono schiere di uomini e donne alla disperazione o a lavorare come manovalanza dei clan, di morti di tumore per l’inquinamento e per la malasanità oggi sacrificati sull’altare dei fondi da destinare a una guerra non nostra che la Nato sta promuovendo in Ucraina al prezzo di centinaia di migliaia di morti, di emigrazione per giovani e meno giovani nel tentativo disperato di costruirsi un futuro, del terrore per le continue scosse di terremoto provenienti dall’area flegrea su cui nessuna istituzione locale o nazionale sta muovendo un dito pronta a speculare sulla prossima tragedia, i prossimi danni e morti”, si legge ancora.

“Una finta pace sociale fatta di una brace che cova e si allarga di giorno in giorno. Una brace di cui gli imperialisti Usa, Ue, la Curia, la Camorra e il resto dei poteri che governano la città hanno sempre più paura. Questi signori sono terrorizzati dall’insubordinazione e dalla crescita dell’organizzazione delle masse popolari, di perdere quel minimo di controllo che riescono a mantenere ed esserne travolti. La festa della riscossa popolare è uno degli strumenti perché tutto questo avvenga!”, concludono gli organizzatori della manifestazione.

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Redazione Nazionale

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