Una storia surreale, folle, “pazzesca” come l’ha definita Isaac Dankwa, giocatore di basket che ha deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza a Napoli durante le festività natalizie. Giorni di pura follia, durante i quali Isaac è stato scambiato incredibilmente per Lukaku, il centravanti belga in forza al Napoli. In effetti i tratti somatici sono piuttosto simili: stazza imponente, pelle nera, barbetta e pelata, caratteristiche per le quali molti tifosi del Napoli lo hanno scambiato per l’attaccante del Napoli di Conte.
Isaac Dankwa è un giocatore 40enne di basket nato in Minnesota, che attualmente milita nel campionato di promozione con il Crespano del Grappa, in Veneto. Il ragazzo, che gioca a basket principalmente per passione, ha raccontato a Il Mattino la sua incredibile avventura, rivelando di essere venuto a Napoli per trascorrere il Capodanno con degli amici per distrarsi dopo la morte del padre.
In pochi giorni la sua storia è diventata virale sui social ed è stata diffusa dalla pagina “Chiamarsi minors”, che ha spiegato che Dankwa per due giorni è stato letteralmente Lukaku. Il ragazzone veniva fermato per strada da uomini, donne e bambini e tutti volevano scattarsi un selfie per lui. Quando passava per le strade di Napoli si scatenava un vero delirio e tutti volevano vedere e toccare da vicino quello che, credevano, fosse il centravanti belga azzurro.
Il 40enne ha spiegato che nei bar nessuno gli ha fatto pagare mai il caffè e che si dilettava a scattare selfie con i titolari dei locali. “Tutti mi guardavano in modo strano, qualche sorriso, qualcuno si avvicinava” – ha raccontato il cestita a Il Mattino. Un giorno, quando camminava per le strade di Napoli, si è tolto il cappellino ed è successo il delirio. Gli amici, per allontanare la folla oceanica che si stava formando, urlavano che non era Lukaku, ma più dicevano così e più si allungava la fila di persone.
Dankwa ha descritto “pazzeschi” i due giorni a Napoli in cui è stato letteralmente Lukaku: “Amo Napoli, il modo di pensare, di accogliere, di parlare. Per un giorno sono stato Lukaku”. Il ragazzo è soprannominato LeBron, un altro nome illustre dello sport, ma non è mai riuscito a raggiungere le vette del basket professionistico. Dagli USA è arrivato in Europa, dove ha giocato con alterne fortune tra Germania e Italia senza riuscire a sfondare, ma gli sono bastati due giorni a Napoli per diventare una star grazie alla somiglianza con Romelu Lukaku.
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