Verso le 22:30 di ieri sera si è sentito un boato fortissimo provenire dalla cosiddetta Vela Celeste, una delle poche rimaste in piedi a Scampia, periferia nord di Napoli, e qualcuno ha pensato a dei fuochi d’artificio. In realtà era successo qualcosa di molto più grave: un ballatoio di ferro si era staccato dal terzo piano crollando giù, provocando 2 morti e almeno 13 feriti, tra i quali 7 bambini che hanno riportato ferite, fratture e contusioni. Tra le persone ferite ci sarebbe una ragazza in condizioni serie.
Al momento sono due le vittime accertate: si tratta di un ragazzo di 29 anni, morto sul colpo, e di una donna di 35 anni deceduta dopo il trasferimento in ospedale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e le ambulanze dell’1-1-8. Ai piani superiori sono rimaste alcune famiglie che, temendo che potesse crollare tutta la palazzina, volevano mettersi in salvo.
Le operazioni di salvataggio sono però risultate particolarmente complesse, poiché le macerie rendevano difficoltoso l’intervento dei vigili del fuoco che alla fine hanno messo in salvo le famiglie con un’autoscala. Molte persone dopo il crollo si sono riversate in strada per la paura e la Procura di Napoli ha già aperto un’indagine per chiarire i motivi del crollo, mentre Michele Di Bari, prefetto di Napoli, ha convocato una riunione in prefettura per coordinare i soccorsi.
Il prefetto ha inoltre disposto i servizi di vigilanza e antisciacallaggio poiché, dal momento che le case resteranno vuote, si teme che possano entrare in azione i cosiddetti “sciacalli” che si muovono per rubare approfittando di tragedie simili. Il Comune ha già organizzato l’invio di servizi sociali sul posto e alle 12:30 sarà fatto il punto della situazione.
Le cosiddette Vele sono state costruite tra il 1962 e il 1975 ed erano composte da 7 edifici. Dovevano rappresentare una forma di architettura moderna, ma col tempo sono diventate simbolo di degrado anche per la loro particolare conformazione che nascondeva e favoriva gli affari loschi dei malavitosi.
Quattro delle sette Vele furono abbattute rispettivamente nel 1997, 2000, 2003 e 2020. Dei tre rimanenti complessi due saranno abbattuti mentre la Vela Celeste, dove si è verificato il drammatico crollo, sarà riqualificata. Tanti i personaggi della politica, dall’ex sindaco De Magistris al consigliere dell’ottava municipalità di Napoli Amleto De Vito, che hanno espresso solidarietà, cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime.
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