Pubblicato il 15 Gennaio 2025
Kvaratskhelia ha deciso, e la sua scelta, ha diviso i tifosi partenopei tra chi ne comprende le ragioni e chi lo definisce senza mezzi termini: ‘traditore’.
Storia vecchia, vecchissima. Il calcio è così. Nel 1975 Altafini divenne per tutti i napoletani ‘Core ‘ngrato’; era il 6 aprile quando, nella partita decisiva per lo scudetto Juve-Napoli, Josè entrò in campo a un quarto d’ora dalla fine e segnò la rete del 2-1 allo scadere del tempo regolamentare.
Quella rete assegnò il tricolore ai bianconeri, e spezzò il cuore dei napoletani e, Altafini – che aveva giocato nel Napoli per 7 anni, scegliendo poi, la Juventus, divenne da quel giorno ‘Core ‘ngrato’ per tutti.
Kvaratskhelia che parte, è un ‘dolore’ (sofferenza sportiva, si capisce) per i tifosi partenopei che gli hanno già detto addio, però il campione georgiano ha voluto fare una cosa importante, simbolica, significativa, prima di partire. Un gesto, il suo, che ha tutto il valore della riconciliazione.
Un gesto che ha il valore della riconciliazione
Alle alle tre di notte, assieme a un fotografo, come si capisce dal filmato pubblicato su X, (cercatevelo è in Rete dovunque) Kvara appare con una felpa blu col cappuccio davanti allo storico murales dedicato a Diego Armando Maradona ai Quartieri Spagnoli.
E noi, tifosi, questo l’avevamo capito, che anche per te, non è stato facile e, per quanto ci riguarda: pace fatta. Arrivederci e auguri campione!
Foto d’apertura: frame dal video Youtube.