Pubblicato il 25 Gennaio 2025
Oggi, 25 gennaio, si è inaugurato l’Anno Giudiziario del distretto di Corte d’Appello di Napoli ma c’è stato un fuori programma non previsto: i magistrati presenti, per protestare contro la riforma della separazione delle carriere, hanno abbandonato in modo plateale il Salone dei Busti di Castel Capuano del capoluogo campano quando ha preso la parole Caro Nordio, ministro della giustizia, indossando la toga e una coccarda tricolore e mostrando la Costituzione tra le mani mentre risuonavano le note dell’inno di Mameli.
La replica di Carlo Nordio
Carlo Nordio ha replicato con una certa diplomazia, ringraziando i magistrati di aver espresso il loro malcontento in maniera composta. Tuttavia ha aggiunto che ritiene ingiusto pensare che un ex magistrato come lui, che ha servito lo Stato per 30 anni, possa avere come obiettivo quello di umiliare la magistratura.
Stessa scena a Roma
La scena scena è stata replicata nell’aula Europa nella Corte d’Appello di Roma, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, quando i magistrati hanno abbandonato l’auto stringendo tra le mani una copia della Costituzione nel momento in cui ha iniziato a parlare Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
A margine dell’evento Giuseppe Meliadò, presidente della Corte d’Appello di Roma, ha dichiarato che le nuove riforme difficilmente apporteranno cambiamenti significativi nei tempi della giustizia civile e penale, almeno a Roma, aggiungendo che i magistrati romani hanno fatto un grande sforzo nell’anno precedente per migliorare i tempi dei processi civili e penali.
Il sit-in di Milano
A Milano invece, sulla scalinata principale del Palazzo di Giustizia di Milano, si è svolta una simbolica manifestazione contro la riforma costituzionale della giustizia. Decine di giudici, pm e procuratori del distretto della Corte d’Appello si sono schierati compatti indossando la toga, una coccarda tricolore e tenendo in mano una copia della Costituzione. Tra gli striscioni srotolati spiccavano alcune celebri frasi di Pietro Calamandrei.
La protesta proseguirà anche durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario, quando i magistrati, seguendo le indicazioni dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), lasceranno l’Aula magna al momento dell’intervento del rappresentante del Governo.
Proteste a Palermo
Infine la stessa e identica scena si è verificata a Palermo, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, dove i magistrati della Corte d’Appello con un gesto simbolico sono entrati nell’Aula magna stringendo in mano una copia della Costituzione. Circa un centinaio di toghe si è disposto su tre file, restando in piedi durante i discorsi del presidente della Corte d’Appello, Matteo Frasca, e degli altri relatori.