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Napoli

Napoli, naso fratturato a un 16enne in un raid punitivo: “Non auguro a nessuna mamma di vivere un’esperienza simile”

Pubblicato il 14 Settembre 2024

“Viviamo in tempi in cui si fanno regolamenti di conti anche tra minori, per questioni futili poi. A Pompei un ragazzino è stato accoltellato il primo giorno di scuola”. E’ l’ennesima denuncia di Francesco Emilio Borrelli.

Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra si riferisce a quel che sarebbe accaduto a un 16enne, punito per per aver litigato verbalmente con una coetanea durante una serata trascorsa in piazzetta Orientale a Napoli.

Schiaffi e, dopo che è stato trascinato a terra, calci in faccia subiti da due giovani maggiorenni, il fidanzato della ragazza e un suo amico.

L’aggressione sarebbe avvenuta all’esterno del liceo frequentato dal 16enne e dalla coetanea.

La vittima è stata poi soccorsa all’interno della scuola e trasportato all’Ospedale del Mare dove è stato operato per la frattura del setto nasale ed è ricoverato.

“Mio figlio sta meglio ma ha avuto tanta paura – ha raccontato la madre a Borrelli, che si è recato in ospedale – E’ stato preso alla sprovvista e poi erano in due, più grandi di lui, contro uno. Si aspettava che venisse a trovarlo quel ragazzo, perché avrebbe voluto parlargli, ma di certo non si aspettava un’aggressione. Non auguro a nessuna mamma di vivere un’esperienza simile con un figlio che ha rischiato di essere ammazzato”.

“Stiamo assistendo ad una degenerazione sociale, ad una deriva violenta senza precedenti. Non solo sempre più giovani sembrano desensibilizzati alla violenza ma da essa ne sono attratti, è un mantra di vita, l’unico modo in cui riescono ad esprimersi. Così volano pugni, bastonate, coltellate e colpi di pistola come se nulla fosse”, afferma Borrelli.

“Un’emergenza che va fatta rientrare, ma ci vorrà del tempo e tanto lavoro, con una nuova impostazione nell’educazione e nella cultura. Anche per questo ci battiamo aspramente contro i simboli e le proclamazioni della violenza, della criminalità e delle mafie. Agli aggressori di Bruno dico di costruirsi, tanto li trovano e li prendono, li prendono sempre in questi casi, ed allora sarebbe peggio”, conclude.