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Napoli-Roma 1-1: gli azzurri non sanno più vincere al Maradona, sfuma il sogno scudetto

Azzurri raggiunti nel finale: dubbi sui cambi di Spalletti, addio sogno tricolore.

Pubblicato il 19 Aprile 2022

NAPOLI-ROMA: 1-1

MARCATORI: Insigne (r) 11′, El Shaarawy 75′

Il Napoli non sa più vincere al Maradona e con la Roma non va oltre l’1-1. Un pareggio che rappresenta una pietra tombale sui sogni scudetto del Napoli.

NAPOLI-ROMA PRIMO TEMPO: INSIGNE FREDDO DAL DISCHETTO

Il Napoli parte bene e, soprattutto sull’out sinistra della Roma, crea pericoli. Proprio da lì nasce il rigore assegnato da Di Bello per atterramento di Ibanez su Lozano dopo la revisione al Var. Dal dischetto Insigne non sbaglia per l’1-0.

Preme il Napoli, che ha una buona occasione con Lozano, ma il suo tiro viene deviato in angolo da Rui Patricio. La Roma si rende pericolosa al 38′ su punizione di Pellegrini che, dopo la deviazione di Osimhen, colpisce la traversa.

NAPOLI-ROMA SECONDO TEMPO: DOCCIA GELATA NEL FINALE

Nella ripresa Mourino lancia nella mischia Mkhitaryan per una Roma più offensiva. Dopo una decina di minuti Lobotka alza bandiera bianca per un infortunio che peserà sull’economia del match.

Il Napoli infatti fa fatica a tenere palla e la Roma prende campo. Al 60′ occasione d’oro per Abraham che, solo in area, colpisce male di testa ad un metro dalla porta.

A 10′ minuti dalla fine Spalletti tira fuori Insigne ed Osimhen ed inserisce Juan Jesus e Mertens. Cambio che dà ulteriore campo alla Roma, anche perché in mezzo al campo il Napoli non ne tiene una.

Al 91′ la Roma sfonda sull’out di sinistro del Napoli, Abraham prolunga per El Shaarawy che di destro batte facilmente Meret.

1-1 finale che taglia probabilmente il Napoli fuori dalla corsa scudetto. Mancanza di personalità, ma anche cambi di Spalletti non felicissimi. Ha tirato fuori Insigne, il migliore del Napoli, ed Osimhen che, pur non brillando, avrebbe potuto approfittare degli spazi ampi nei minuti finali.

Così come non si comprende perché nei minuti finali, con tutti attaccanti bassi, il Napoli si è ostinato a fare lanci lunghi piuttosto che provare a palleggiare e tenere palla per far scorrere minuti preziosi.

La Champions però è a portata di mano e quindi, tanto vale vedere il bicchiere mezzo pieno.