Pubblicato il 13 Ottobre 2021
Un arresto rocambolesco nel centro a Nardò. Per rintracciare il giovane Vito Antonio Grillo, 19 anni con precedenti, i carabinieri hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco per sfondare la porta dell’abitazione della nonna
Un arresto rocambolesco nel centro a Nardò. Per rintracciare il giovane Vito Antonio Grillo, 19 anni con precedenti, i carabinieri hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco per sfondare la porta dell’abitazione della nonna, nella quale il giovane si era rifugiato. Il ragazzo è stato arrestato e trasferito in carcere a Lecce con l’accusa di lesioni gravissime ai danni di un coetaneo accoltellato in città, nella centralissima piazza Salandra, all’alba del 25 settembre scorso.
La vittima del ferimento rischiò la vita perché, dopo l’aggressione subita intorno alle quattro del mattino, fece ritorno con le proprie gambe in casa dei genitori dove rivelò al padre ciò che era accaduto, mostrando un ampio taglio all’addome. Immediatamente trasportato in ospedale, il giovane venne operato e gli fu asportata la milza. Ora è in fase di recupero.
Intanto i carabinieri, guidati dal luogotenente Vito De Giorgi, iniziarono a indagare utilizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, pedinamenti e controlli che hanno riguardato anche persone vicine ai due ragazzi. Nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 ottobre, l’epilogo. I militari, certi della presenza del giovane in una abitazione popolare di via Giovanni XXIII, della quale è assegnataria la nonna, hanno fatto irruzione nell’appartamento.
E’ stato però necessario l’intervento dei vigili del fuoco per sfondare la porta perché nessuno ha risposto ai militari né tantomeno ha aperto la porta. I carabinieri erano infatti certi della presenza di Grillo proprio perché lo avevano seguito.
Il ferimento del coetaneo potrebbe essere maturato nell’ambiente dello spaccio di droga di Nardò.