Da qualche ora sta spopolando sui social il video di un gattino “spaziale” che gioca nello spazio inseguendo un puntino laser. In realtà il gatto non è stato inviato fisicamente nello spazio dalla Nasa, si tratta di un video-esperimento per testare quanto ci mette un video streaming per viaggiare nello spazio.
Dopo l’esperimento la Nasa ha fatto una scoperta sbalorditiva: da oggi è possibile inviare messaggi e comunicazioni da una distanza di 31 milioni di chilometri, l’equivalente di 80 volte il tragitto Terra-Luna.
Sorprendente anche la velocità di trasmissione: il segnale, inviato a 267 megabit al secondo dal ricetrasmettitore laser a bordo della sonda spaziale Psyche, ci ha messo solo 101 secondi per arrivare sulla Terra, dove è stato ricevuto dal telescopio Hale dell’Osservatorio di Monte Palomar a San Diego, negli Stati Uniti.
L’esperimento era finalizzato a dimostrare la nuova velocità di comunicazione che si può creare con le nuove tecnologie e capire come interagire tra i diversi pianeti, nell’ottica del nuovo e ambizioso progetto della Nasa: arrivare su Marte.
Ogni momento del video del gattino è stato catturata e inviato in diretta al Jet Propulsion Laboratory della Nasa nel Sud della California, dove è stato poi riprodotto in tempo reale. Protagonista del video è il gattino Taters, che “rincorre” un puntino laser in movimento.
Ryan Rogalin, responsabile dell’elettronica del ricevitore del progetto presso il Jpl, ha commentato così l’esperimento: “Nonostante la trasmissione avvenisse da milioni di chilometri di distanza, è stato possibile inviare il video più velocemente della maggior parte delle connessioni Internet a banda larga”.
Ha poi aggiunto che paradossalmente la velocità di connessione sulla terra è risultata addirittura più lenta rispetto allo spazio: “In effetti dopo aver ricevuto il video al Palomar, è stato inviato al Jpl tramite Internet e la connessione era più lenta del segnale proveniente dallo spazio profondo”.
Per il video è stato scelto il simpatico gattino Taters non solo per la sua dolcezza, ma anche per il profondo legame che c’è tra la Nasa e i felini. L’agenzia governativa spaziale statunitense ha infatti voluto fare riferimento ad un altro gatto storico, Felix The Cat, un cartone animato che fu usato come modello di prova nelle prime trasmissioni televisive in onda nel 1928 negli Stati Uniti. Inoltre tra i protagonisti felini inviati nello spazio c’è anche Felicette, l’unica gatta mandata nello spazio ad essere sopravvissuta.
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