Pubblicato il 22 Giugno 2022
Tanto tuonò che piovve: Di Maio, dopo il suo addio al M5s che ha provocato la reazione rabbiosa di Di Battista, ha annunciato la creazione del nuovo gruppo parlamentare “Insieme per il futuro”, come comunicato stamattina dal presidente della Camera Roberto Fico.
Un vero terremoto politico che vedrà la nascita di un gruppo autonomo composto da 51 deputati a Montecitorio, più altri 11 al Senato, per un totale di 62 parlamentari che seguiranno Di Maio.
Chi seguirà Di Maio
Di Maio porterà con sé 5 “big” del Movimento 5 Stelle, tra i quali il questore della Camera Francesco D’Uva, il viceministro dell’Economia Laura Castelli, l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. Sono 40 i parlamentari al primo mandato, di cui 30 alla Camera e 10 al Senato, mentre sono 20 i parlamentari già al secondo mandato.
Come membri del gruppo alla Camera sono stati confermati: Gianluca Vacca, Roberta Alaimo, Anna Macina, Marialuisa Faro, Maria Pallini, Giovanni Luca Aresta, Giuseppe D’Ippolito, Sergio Battelli, Alberto Manca, Luca Frusone, Caterina Licatini, Patrizia Terzoni, Luciano Cillis, Silvana Nappi, Pasquale Maglione, Emanuele Scagliusi, Mattia Fantinati, Margherita Del Sesto, Marianna Iorio, Chiara Gagnarli, Luigi Iovino, Andrea Caso, Davide Serritella, Gianfranco Di Sarno, Cosimo Adelizzi, Daniele Del Grosso, Generoso Maraia, Paola Deiana, Filippo Gallinella, Carla Ruocco, Iolanda Di Stasio, Laura Castelli, Vincenzo Spadafora, Luciano Cadeddu, Manlio Di Stefano, Nicola Grimaldi, Dalila Nesci, Simone Valente, Andrea Giarrizzo, Francesco D’Uva, Gianluca Rizzo, Vittoria Casa.
Tra i membri del Senato che aderiranno ad Insieme per il Futuro ci saranno invece: Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste, Antonella Campagna, Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola, Simona Nocerino, Sergio Vaccaro, Daniela Donno, Raffaele Mautone e Pierpaolo Sileri. Tra i capigruppo papabili sono già stati fatti i nomi di Vincenzo Spadafora per Montecitorio e Primo Di Nicola o Vincenzo Presutto per Palazzo Madama.
Come cambieranno gli equilibri della politica italiana
A questo punto c’è da chiedersi che impatto avrà la scissione operata da Di Maio dal Movimento 5 Stelle e che ruolo può giocare il neonato gruppo, il sesto della Camera e il nono in Senato per numero.
Numericamente parlando, la Lega diventa il gruppo parlamentare di maggioranza a Montecitorio, con 132 deputati contro i 104 del M5S, mentre al Senato il Carroccio può vantare 61 senatori esattamente come il M5S. Insieme per il Futuro avrà invece più membri di Fratelli d’Italia ed Italia Viva alla Camera, ma appare in evidente minoranza al Senato.
Da un punto di vista politico il Movimento 5 Stelle non risulta più decisivo per la tenuta del governo Draghi, ma almeno per il momento non sono previsti altri terremoti politici.
Da valutare però la posizione di Di Maio, che resta ministro degli Esteri ma a capo di un gruppo che rappresenta una parte minoritaria del Parlamento. L’idea di Di Maio è quella di rafforzare il partito appena nato, stringendo dialoghi soprattutto con le forze centriste, ma strizzando l’occhio a quella frangia della Lega ostile a Salvini e più propensa a sostenere Giorgetti come leader. Da valutare infine se ci sono le condizioni per un dialogo tra Insieme per il Futuro ed il PD di Letta.