Aria di Natale che si fa sentire argentina, a poco più di un mese dalle festività natalizie. Le misure anti-contagio sono allo studio al Governo. Con un eventuale aumento dei nuovi positivi e dei ricoveri, sia in regime ordinario, sia in terapia intensiva, non si escludono restrizioni nel periodo delle feste. Si lavora alle vaccinazioni e alla possibilità di ridurre la durata del green pass. D’altro canto, si pensa alle misure adatte a luoghi di facile assembramento, come il centro storico, le vie dello shopping e i mercatini di Natale.
L’Italia è all’inizio della quarta ondata e i numeri non sono ancora allarmanti. E’ pur vero che l’inverno si avvicina e con esso la festa più bella dell’anno, con occasioni di socialità al chiuso. Ma andiamo con ordine.
Il Green pass passerebbe da 12 a 9 mesi o addirittura a 6, a causa del calo dell’efficacia della copertura vaccinale. Si ragiona inoltre sulla possibilità di eliminare i tamponi rapidi dal certificato verde, lasciandolo come chance soltanto a vaccinati e guariti.
Il ministro della Salute ha dichiarato: “Se continuiamo a insistere sui richiami per i vaccini e sulle prime dosi e comportamenti corretti, possiamo limitare il più possibile eventuali misure per Natale. Dipende dai nostri comportamenti e dalla campagna di vaccinazione”.
Si discute anche l’obbligatorietà del vaccino per i sanitari. A dicembre, come è noto, le somministrazioni avverranno anche per gli over 40 e dovrebbe avere inizio la campagna per i bambini dai 5 agli 11 anni, per la quale si attende il parere dell’Ema.
Al governo si ragiona sugli ingressi contingentati per vie dello shopping e mercatini natalizi. Pranzi e cenoni potrebbero subire limitazioni. L’ingresso ai centri storici e alle vie dello shopping potrebbe essere a numero chiuso, con transenne per regolare i flussi di persone. I mercatini di Natale potrebbero avere stand ridotti, accessi contingentati e controllo del green Pass.
Per gli assembramenti natalizi, probabilmente la mascherina all’aperto sarà obbligatoria.
In dicembre si valuterà la situazione dei contagi in vista delle feste. In caso di impennata dei contagi, sarebbe possibile consentire cenoni e pranzi in zona bianca, a numero limitato a tavola in zona gialla: attualmente c’è il limite di 4 persone a tavola non conviventi, ferma restando la libertà personale consentita nella propria dimora. In zona arancione e rossa i ristoranti potrebbero rimanere chiusi e le cene essere ammesse soltanto tra conviventi. Si può pensare anche un limite alle visite a casa dei parenti.
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