Nelle ultime settimane la Russia sta intensificando i suoi attacchi contro l’Ucraina e solo pochi giorni fa un violentissimo bombardamento ha colpito diverse città ucraine, anche un ospedale pediatrico, in seguito al quale sono state uccise e ferite numerose persone, compresi i bambini.
Zelensky da tempo invocava l’aiuto della Nato, che sembra finalmente essere arrivato. Antony Blinken, segretario di Stato Usa, durante un summit dell’Alleanza atlantica a Washington ha annunciato il trasferimento di circa 60 jet F-16 dalla Danimarca all’Ucraina, come aveva preannunciato lo scorso marzo la premier danese Mette Frederiksen durante il congresso del Partito socialista europeo a Roma.
La resa dell’Ucraina sembrava vicina, per questo motivo Zelensky ha più volte richiesto armi e munizioni alla Nato per rispondere all’offensiva della Russia sempre più intensa negli ultimi mesi. Prima della consegna degli aerei da guerra è stato necessario addestrare i piloti dell’aeronautica ucraina, abituati agli jet piuttosto obsoleti dell’era sovietica e di certo non ai super tecnologici aerei americani della General Dynamics.
Dalla seconda metà del 2023 una trentina di piloti ucraini sono stati addestrati dagli Stati Uniti e dai paesi UE della Nato, poi rispediti in patria formati e addestrati.
Gli ucraini devono comunque fare i conti con alcune criticità, a partire dalla manutenzione. Gli F16 infatti sono molto più complessi rispetto ai vecchi aerei dell’aviazione di Kiev e hanno bisogno di piste ad hoc. Le basi aeree sono il secondo problema per gli ucraini, poiché diventeranno molto probabilmente i primi obiettivi militari degli attacchi russi.
Nonostante le problematiche, l’Ucraina è ben contenta di avere a disposizione gli F16 della Nato per poter controbattere agli attacchi dal cielo dell’aviazione russa. Yuriy Ihnat, portavoce dell’aeronautica ucraina, ha riferito al quotidiano Politico che con gli F16 migliorerà notevolmente la capacità di combattere dell’aviazione ucraina.
Ha spiegato che i piloti potranno colpire con maggiore precisione i bersagli e prendere decisioni appropriate in base alle numerose informazioni a sua disposizione. Gli F16 inoltre daranno la possibilità di usare missili aria-aria e possono volare fino a 180 chilometri.
Resta ora da capire quale sarà la reazione di Putin, che ha rinsaldato i suoi rapporti con la Corea del Nord e che recentemente aveva presentato un piano di pace ritenuto inaccettabile dall’Ucraina e dalla Nato. Il presidente russo aveva inoltre dichiarato che l’eventuale invio di aerei da combattimento della Nato all’Ucraina avrebbe rappresentato un’escalation della guerra, che avrebbe potuto portare ad un conflitto aperto con i membri dell’Alleanza.
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