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Naufragio di Porticello, parla una sopravvissuta: “Per due secondi ho perso la bimba in mare”

Pubblicato il 19 Agosto 2024

“Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta”. E’ il drammatico racconto all’Ansa di Charlotte, la mamma di 35 anni rimasta in balia delle onde insieme alla figlia Sofia di un anno.

“In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”, aggiunge.

La donna era a bordo della Bayesan, la barca naufragata al largo di Porticello, nel palermitano, insieme con il marito e con i colleghi di una società di Londra e di alcuni parenti.

Adesso si trova nell’ospedale dei Bambini di Palermo nella stanza della figlia.

In 15 sono stati salvati dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco. Al momento risultano 6 dispersi.

Recuperato il corpo di un uomo.

L’imbarcazione aveva a bordo per lo più britannici, ma anche un neozelandese, un cittadino dello Sri Lanka, due anglo francesi e un irlandese.

Il natante sarebbe affondato a causa di una tromba d’aria che si è abbattuta sulla zona.

C’è il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni, fondatore della multinazionale dell’informatica Autonomy, fra i dispersi.

Lo riportano i media del Regno Unito.

Detto il “Bill Gates britannico”, Lynch era finito al centro di un caso di frode di alto profilo e in giugno una giuria statunitense lo aveva prosciolto da tutte le accuse relative alla vendita della sua società di software a Hewlett-Packard nel 2011.