Pubblicato il 11 Luglio 2024
Putin, in questi giorni cruciali per la guerra contro l’Ucraina, continua a tessere le relazioni internazionali con i suoi alleati e ultimamente ha stretto ulteriormente il rapporto con la Corea del Nord. Non dimentica però i suoi “nemici” interni e tra questi c’è Yulia Navalnaya, moglie del dissidente russo Alexei Navalny morto in condizioni misteriose in una delle carceri russe.
La condanna di Yulia Navalnaya
Dal tribunale distrettuale Basmanny di Mosca è arrivato l’ordine di arresto per Yulia Navalnaya, accusata di partecipare ad un’organizzazione estremista. La notizia è stata comunicata all’agenzia Tass dal servizio stampa del tribunale che in una nota ha fatto sapere: “Yulia Borisovna è fuggita dalle indagini preliminari ed è quindi ricercata”.
Il termine della detenzione sarà calcolato dal momento della sua estradizione in Russia e la condanna prevede una pena di reclusione da 2 a 6 anni.
La replica della Navalnaya
Dopo la morte del dissidente russo, che secondo alcune voci è morto poco prima di un presunto scambio con dei prigionieri, la moglie Navalnaya annunciò che avrebbe portato avanti la battaglia del marito. Dal 2021 Mosca ha inserito tra i gruppi estremisti tutte le organizzazioni fondate da Navalny.
La replica della Navalnaya non si è fatta attendere e la donna su X si è ironicamente chiesta se “sarà la solita procedura. Un agente straniero, poi l’apertura di un procedimento penale, poi un arresto?!”. La donna, rivolgendosi evidentemente ai media occidentali, ha chiesto di non dimenticare di scrivere la cosa principale: “Vladimir Putin è un assassino e un criminale di guerra”.
Yulia ha poi concluso che il posto di Putin è in prigione, ma non in qualche cella accogliente, ma in Russia, magari nella stessa colonia e nella stessa cella di 2 metri per 3 metri in cui è morto Navalny in circostanze poco chiare.