Pubblicato il 27 Novembre 2024
La droga oggi è considerata una piaga della nostra società, eppure ha origini molto più antiche di quello che possiamo immaginare. Secondo una ricerca della university of South Florida, gli antichi Egizi facevano uso di alcol e sostanze stupefacenti oltre 2000 anni fa. La prova sarebbe contenuta in una tazza, che ha più di 2000 anni, utilizzata probabilmente per un rituale magico, al cui interno sono state trovate tracce di sostanze psicotrope, alcol e fluidi corporei, un sorta di cocktail da bere forse durante un rituale legato alla gravidanza e alla fertilità.
Alcol e droghe anche nell’antico Egitto: ora ci sono le prove
Il professor Davide Tanasi, dell’Università del South Florida, ha pubblicato la sua scoperta sulla rivista Scientific Reports che si basa per l’appunto sull’analisi effettuata su una tazza, donata nel 1984 al Tampa Museu of Art e decorata con l’immagini di Bes, dio associato alla fertilità e ai riti magici.
Finora gli studiosi ritenevano che la tazza venisse usata per contenere acqua vino o birra, ma gli studi hanno scoperto molto di più. In seguito alle analisi è stato estratto il DNA presente nelle pareti interne della tazza, che conteneva un mix potente di sostanze stupefacenti, droghe psichedeliche, alcol e altri fluidi corporei.
Il cocktail era poi aromatizzato con miele, pinoli, semi di sesamo e uva, usata per donare alla bevanda il tipico colore rossastro per richiamare quello del sangue. Secondo Tanasi questo intruglio di alcol e droghe veniva utilizzato per richiamare una potente divinità egizia, come dimostrano le analisi ma anche alcuni documenti scritti ritrovati.
Il professor Tanasi ha presentato questa scoperta con grande entusiasmo, spiegando di aver individuato tutte le componenti chimiche presenti nella tazza oggetto di studio, comprese le piante usate dagli antichi Egizi con proprietà medicinali e psicotrope.
Brano van Oppen, curatore di arte greca e romana al Tampa Museum of Art, ha detto che questa ricerca spiega quali fossero i rituali magici nel periodo greco-romano in Egitto. Gli egittologi ritenevano che le persone visitassero la Bes Chambers a Saqqara proprio per chiedere di avere una gestazione di successo, poiché le gravidanza in quei tempi erano spesso a rischio. Questo cocktail di droghe e alcol serviva forse per creare un ponte con l’aldilà e chiedere l’intercessione di una divinità durante un rituale magico per una gravidanza fortunata.