Pubblicato il 30 Ottobre 2024
Nella giornata di ieri, 29 ottobre, a Piove di Sacco in provincia di Padova è stata trovata senza vita una neonata in circostanze molto sospette. Nel mirino degli inquirenti è finita subito la madre, una 29enne di origini italiane, che per il momento è in stato di fermo con l’accusa di infanticidio. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, la piccola sarebbe morta per causa non naturali.
Fermata la madre della neonata morta
Sul corpo della piccola, ad un primo esame, sembrano non esserci segni di violenza e la madre non è stata ancora ascoltata né dai carabinieri né dal sostituto procuratore Sergio Dini che ha effettuato un sopralluogo nell’appartamento dove la donna ha partorito. Qui i militari e il personale dell’1-1-8, intervenuto per prestare soccorso, hanno trovato una casa in condizioni igieniche piuttosto fatiscenti, a partire dal bagno dove sarebbe avvenuto il parto.
La 29enne, che non ha precedenti penali, abita in un appartamento sopra il night club dove lavora. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine è stata portata in ospedale, guardata a vista dai militari, per essere sottoposta a visite specialistiche.
L’appartamento sopra il night club
I soccorsi sono stati chiamati da un amico e un collega della donna, che si trovavano all’interno del night club e che sarebbero intervenuti dopo che la ragazza aveva già partorito da sola in bagno, tutti elementi da verificare. L’appartamento, che dispone di 3 stanze con 5 letto, è messo proprio a disposizione del personale del night club.
Da verificare la posizione contrattuale delle persone che abitano nell’appartamento e che lavorano nel locale, gestito da una persona cinese che aveva rilevato l’attività tempo fa. Il night club e l’appartamento al momento sono presidiati dai carabinieri, che hanno richiesto anche l’intervento dei colleghi del Nas e dell’Ispettorato del Lavoro.
Le indagini vengono portate avanti dai carabinieri del Reparto Operativo di Padova e della Compagnia di Piove di Sacco per ricostruire tutta la dinamica del parto e soprattutto le condizioni della neonata dopo essere venuta al mondo. Gli accertamenti eseguiti, le testimonianze delle persone ascoltate e il parere medico-specialista dei professionisti chiamati in causa sono stati considerati dalla Procura di Padova elementi sufficienti per porre la donna 29enne in stato di fermo.