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Neonato morto a Bari, indagati il parroco e il tecnico della culla

Pubblicato il 7 Gennaio 2025

A Bari è ancora viva la commozione per la morte di un neonato deceduto dopo essere stato abbandonato nella culla termica nella chiesa di San Giovanni Battista, ma adesso arriva una svolta importante: risultano indagati il parroco della chiesa e il tecnico della culla. Finora gli inquirenti stavano indagando per abbandono di minori a carico di ignoti ma, dopo aver ascoltato il parroco e il tecnico che si è occupato della manutenzione della culla, hanno deciso di iscrivere i due nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo.

Neonato morto in culla, le indagini

Il piccolo fu ritrovato lo scorso 2 gennaio verso le 9:30 dal titolare di un’agenzia funebre, che si trovava in chiesa per un funerale. Gli inquirenti stanno analizzando i motivi di un eventuale malfunzionamento della culla, attivata nel 2014, che già salvò due neonati nel 2020 e nel 2023. Nel mese di dicembre c’erano stati dei blackout all’interno della parrocchia, che avevano reso necessario l’intervento di un tecnico.

Il parroco ha spiegato di non aver ricevuto alcuna chiamata, come invece successo nelle due precedenti occasioni quando furono depositati nella culla altrettanti neonati. Quando un neonato viene depositato nella culla si attiva il riscaldamento e contemporaneamente parte una telefonata al prete, cosa che non è successa in quest’occasione forse per un malfunzionamento del sistema.

Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari, ha spiegato all’Ansa che la culla non è collegata alla struttura ospedaliera, come invece era scritto sul sito della chiesa. Domani, 8 gennaio, alle 13:00 verrà assegnato al professor Biagio Solarino il compito di svolgere l’esame autoptico sul corpo del piccolo per fare luce su questa triste vicenda.