Erano 25 i posti di lavoro per dirigenti medici messi a bando dalla Asl di Latina da destinare ai presidi di prima assistenza (i pronto soccorso) dei nosocomi della provincia: appena sette le domande pervenute…
Una situazione difficilmente spiegabile. A provarci il segretario provinciale della Cisl Fp, Emiliano Milani: “I motivi sono diversi: dalle continue aggressioni verbali ma anche fisiche che sono costretti a sopportare gli operatori dei Pronto Soccorso fino alla sproporzione fra risorse e domande di assistenza, tralasciando altre criticità comunque rilevanti. E non parliamo solo di dirigenti medici perché lo stesso discorso vale per gli infermieri che difficilmente digeriscono il fatto di dover lavorare in una unità operativa che conta 10 volte il numero di degenti presenti in un reparto».
Una situazione per la quale sindacati ed azienda stanno lavorando da diverso tempo. L’ultima riunione si è tenuta il 10 febbraio, alla presenza della dirigenza della Asl e riguardava le criticità del Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti. “La riunione è stata molto costruttiva – ha sottolineato il direttore generale dell’azienda sanitaria, Silvia Cavalli – Nell’ambito di un ampio confronto, sono state affrontate le diverse criticità e definite le azioni da porre in essere: sicurezza, adeguatezza e formazione del personale, piano di riorganizzazione della comunicazione”.
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