Pubblicato il 9 Ottobre 2024
Israele sta combattendo una guerra senza quartiere contro Hezbollah e ha messo nel mirino tutti i suoi leader: dopo l’uccisione del capo del quartier generale del movimento Houssein Housseini, i raid israeliani avrebbero ucciso anche Hassan Nasrallah, il neo leader Hashem Safieddine e pure il suo successore designato.
L’annuncio di Netanyahu: “Non finite nell’abisso come a Gaza”
La morte di Safieddine era stata definita molto probabile da Yoav Gallant, ministro della Difesa israeliana, e poi confermata da Netanyahu nel corso di un inquietante video-messaggio destinato al popolo libanese. Il premier israeliano ha detto che gli ultimi attacchi hanno pesantemente indebolito Hezbollah e ucciso molti dei capi del movimento terrorista. “Oggi Hezbollah è più debole di quanto non sia da molti anni” – ha detto Netanyahu, che non sembra minimamente intenzionato a fermare il conflitto nonostante le parole di Biden che spinge per un cessate il fuoco.
This is a message to the people of Lebanon: pic.twitter.com/btMQR0Xwtn
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 8, 2024
Poi il premier israeliano, parlando in inglese, si è rivolto direttamente al popolo libanese, invitandolo a ribellarsi contro Hezbollah per riportare il paese su una strada di pace e di prosperità. Se così non dovesse essere, ha dichiarato con frasi minacciose Netanyahu, la guerra ricadrà sulle spalle del popolo libanese. “Avete l’opportunità di salvare il Libano prima che cada nell’abisso di una lunga guerra che porterà alla distruzione e alla sofferenza, come vediamo a Gaza”. Un macabro e minaccioso parallelismo con Gaza, città martoriata e distrutta dalla guerra, che Netanyahu ha usato per fare leva sul desiderio di pace del paese, ricordando che Hezbollah usa aree densamente popolate del paese per portare avanti la guerra, di cui a farne le spese è soprattutto la popolazione.