Le vittime sono un bambino di appena 5 anni e sua zia, una 39enne incinta.
La donna è la sorella gemella della mamma del piccolo, anche lei in attesa di un altro figlio, al settimo mese di gravidanza. E’ ricoverata nell’ ospedale San Camillo di Roma, le sue condizioni sono stabili e non è stato necessario effettuare un cesareo d’urgenza.
Dai primi accertamenti, sembrerebbe che la macchina guidata dalla mamma del piccolo deceduto sia stata travolta a un incrocio da una vettura che percorreva contro mano via della Pineta.
Proseguono gli accertamenti dei carabinieri per chiarire la dinamica dell’incidente mentre si attendono gli esiti degli esami tossicologici sul conducente dell’altra macchina, un 45enne con origini canadesi. Tra le ipotesi non si esclude l’alta velocità.
“Il terribile incidente di ieri sera a Nettuno lascia atterriti, senza fiato. L’ennesima tragedia che si consuma nella nostra regione. Non si può più tollerare questa strage di innocenti, serve subito una risposta forte da parte delle Istituzioni. È necessario invertire la rotta con urgenza, servono maggiori fondi e più controlli ma, soprattutto, la parola d’ordine deve essere prevenzione”, commenta il consigliere regionale del Lazio e responsabile Welfare della segreteria nazionale di Azione, Alessio D’Amato, promotore della proposta di legge Lazio Strade Sicure.
“Ci sono problematiche che dovrebbero avere una risposta unitaria al di là delle appartenenze, e la sicurezza stradale è una di queste. Auspico che la proposta di legge Lazio Strade Sicure possa essere presto discussa in Consiglio regionale. Ai familiari e agli amici delle vittime va la mia vicinanza e il mio più profondo cordoglio”, conclude.
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