Oltre un migliaio di manifestanti, giunti dal campeggio di Venaus, hanno da subito cominciato ad assaltare il cantiere sia al varco posto sul lato della statale sia nella zona est, a ridosso dell’autostrada con un fitto lancio di petardi e sassi in direzione delle forze di polizia che hanno risposto con lacrimogeni e idranti.
Il corteo No Tav era partito nella primo pomeriggio da Venaus, nell’ambito del Festival Alta Velocità, che vede tra i promotori principali il centro sociale Askatasuna, con 28 tra leader e attivisti che hanno ricevuto proprio in questi giorni il rinvio a giudizio, di cui 16 accusati di associazione per delinquere, anche per fatti violenti contro i cantieri valsusini.
Alla manifestazione, che fino all’arrivo a San Didero era stata pacifica, hanno partecipato circa duemila persone.
Tra questi anche Fridays For Future e i gli attivisti del Climate Social Camp, provenienti dal capoluogo piemontese dove in questi giorni si è svolto il secondo meeting europeo.
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