Pubblicato il 9 Settembre 2021
Il pilota 46enne Jorge Lis, professionista del motociclismo è morto a causa del Coronavirus, in terapia intensiva, nell’ospedale La Fe di Valencia, dove era ricoverato da 45 giorni. Era stato vicecampione di Spagna nella categoria 125 cc nel 1996, poi allenatore e manager di piloti Superbike. Era un no vax pentito.
Ha un ruolo nella storia sua sorella Eliana, che ha inviato una lettera in argomento a un giornale spagnolo e ha rilasciato una serie di interviste. Il percorso di Jorge è noto: difendeva le teorie negazioniste e aveva rifiutato di sottoporsi al vaccino.
Dopo il contagio, troppo tardi, aveva cambiato idea. Poi le sue condizioni erano peggiorate. Lis aveva un comportamento “timoroso” all’inizio della pandemia. Poi aveva avallato il negazionismo e non raccomandava ai suoi familiari di vaccinarsi: neppure alla madre ultra-ottantenne.
Con questo messaggio Whatsapp l’ex pilota si è congedato il 13 luglio scorso, pochi giorni prima di essere ricoverato: “In questa settimana ho avuto improvvisamente una delle mie più grandi lezioni di vita. Passare molto tempo sui social mi aveva radicalizzato all’estremo. Mi sarei dovuto vaccinare“.