Con il caldo torrido che sta investendo l’Italia è d’obbligo tenere le finestre aperte per beneficiare della fresca aria serale, ed è esattamente quello che ha fatto una famiglia di Alserio, in provincia di Como, in una villa sul lago.
Una normale serata tra le quattro mura domestiche ben presto, però, si sarebbe trasformata in una notte da incubo per la famiglia, composta da moglie, marito e un bimbo di pochi anni, che avrebbe dovuto fronteggiare un pericolo molto più minaccioso del caldo: una banda armata di 3 uomini che hanno assaltato la villetta per svaligiarla.
I 3 malviventi, nella sera del 29 giugno verso le 22:00, si sono quindi intrufolati in salotto scavalcando la finestra rimasta aperta e hanno aggredito la famiglia.
Per prima cosa i banditi si sono “liberati” della moglie e del bambino, rinchiusi all’interno di uno stanzino, dopodiché le loro attenzioni si sono rivolte verso l’uomo.
Volevano a tutti i costi sapere dove si trovava la cassaforte che, però, non era presente in casa. I 3 malviventi hanno minacciato e picchiato l’uomo per oltre mezz’ora, chiedendo a più riprese della cassaforte, ma lui ha ribadito più volte e giurato che non c’era in casa.
Solo dopo molto tempo i 3 rapinatori si sono convinti delle parole dell’uomo ma, prima di fuggire, si sono fatti consegnare denaro in contanti, oggetti di valore e gioielli.
Dopo la fuga dei 3 balordi è finalmente finita la notte da incubo per la famiglia: l’uomo è andato a liberare la moglie e il figlio piccolo, terrorizzati e chiusi nel buio dello stanzino, per poi sporgere denuncia ai carabinieri.
Il padre fortunatamente ha riportato solo lievi lesioni, subito medicate al pronto soccorso di Erba.
Intanto è partita la caccia all’uomo: le forze dell’ordine hanno subito avviato le indagini per risalire all’identità dei 3 malviventi e saranno visionate le telecamere di sorveglianza della zona per provare a raccogliere utili indizi. (Foto di repertorio)
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…