Quello che ha per protagonista Nandra Nunzia Alessandra Schilirò è soltanto quello più recente, quello che ha fatto più rumore, quello più clamoroso anche perché si tratta di un dirigente, di un funzionario, di chi, insomma, deve impartire ordini, dare l’esempio massimo.
No, quello della vicequestore di Roma che ha preso parola sul palco di una manifestazione no vax per dichiarare pubblicamente la sua opposizione al green pass, non è l’unico caso che coinvolge la Polizia di Stato.
E non è l’unico che riguarda anche Catania, visto che la Schilirò è catanese.
Anche un agente della Questura del capoluogo etneo è stato colpito da un provvedimento disciplinare per avere espresso la sua avversione al green pass. E’ successo un paio di settimane prima della manifestazione romana in piazza San Giovanni, quella dove la vicequestore ha definito “illegittimo” il dispositivo imposto dal Governo, diventando improvvisamente fenomeno mediatico, social e paladina di no vax e dubbiosi.
Onda che Nandra ha deciso di cavalcare nonostante il serio rischio di licenziamento, accogliendo tutte le manifestazioni di stima e solidarietà espresse con commenti, foto e video che condivide.
Una sfida. Non imitata dall’agente della Questura di Catania dopo che sulla suo profilo Facebook ha pubblicato un video nel quale esprimeva la sua rabbia per l’obbligo del green pass, considerato inaccettabile sia da cittadino sia da poliziotto, perché causava dei disagi considerati paradossali e irrispettosi di chi indossa la divisa.
Video che non è passato inosservato e che, dopo l’avvio del provvedimento disciplinare, è stato rimosso dall’autore.
Un argomento delicato, visto che stiamo parlando di tutori delle Forze dell’Ordine, di professionisti con un ruolo fondamentale per l’equilibrio della società in cui operano, sul quale si era espresso in tempi non sospetti il dirigente del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia) Tommaso Vendemmia.
Che ci ribadisce: “Un operatore di polizia non può permettersi di essere contrario, esprimendolo pubblicamente, a un decreto o un regolamento dello Stato. Si può essere contrari ai vaccini, visto che non sono obbligatori, ma il green pass lo è. Quindi è indifendibile chi, continuando a indossare la divisa, non rispetta quel è stato disposto dall’autorità a cui ha giurato fedeltà e rispetto”.
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