Un po’ di tempo fa il Comune aveva incaricato una ditta di riesumare le salme delle persone morte negli anni passati per recuperare spazio nel cimitero di Botolana, in Sardegna. Le operazioni di riesumazione dei corpi fu affidata ad un operaio, Mirco Campus, che ha ben pensato di scattarsi delle foto in compagnia delle salme, scatenando una vera bufera.
Il Tribunale di Oristano ha accusato Campus di vilipendio di cadavere, dal momento che le foto e i selfie irridenti che hanno iniziato a circolare nel paese sono stati considerati una chiara offesa alle persone morte.
Due le foto incriminate che hanno creato un vero scandalo: nella prima l’operaio si è fatto fotografare di fianco al corpo ormai mummificato di una donna, morta 50 anni prima, con tanto di sigaretta in bocca; in un’altra foto invece si è scattato un selfie di fianco al cadavere di una persona anziana con una bottiglia di birra in mano.
Il legale dell’uomo ha provato a spiegare che il suo assistito ha scattato quelle foto unicamente per avere un termine di paragone, prima della cremazione, così da poter misurare con precisione le dimensioni dei cadaveri.
Le foto risalgono al 2018 e in poco tempo fecero il giro del paese dove risiede l’operaio, fino ad arrivare a Stefano Nieddu, che a suo tempo ricopriva l’incarico di assessore ai servizi cimiteriali, che ha denunciato tutto ai carabinieri.
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