Pubblicato il 15 Ottobre 2023
La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo sull’incidente stradale che ha visto, ieri sera (14 ottobre), un bus della società ‘La Linea’ uscire di strada e sbattere contro un pilastro di un palazzo a Mestre. Ci sono 15 feriti.
Le indagini, così come per il mezzo gemello precipitato da un cavalcavia il 3 ottobre, sono affidate alla Polizia locale. All’ANSA viene riferito che l’Amministrazione comunale ha avviato un’inchiesta amministrativa sui mezzi elettrici da oggi fermi.
Ancora un incidente che riporta alla mente la tragedia di una settimana fa a Mestre, costato la vita a 21 persone, è avvenuto ieri sera: un’autobus, della stessa società del bus precipitato il 3 ottobre, ‘La Linea’, è uscito di carreggiata, senza controllo, andando a sbattere contro il pilastro di un’abitazione, in Via Carducci. Solo per miracolo non vi sono vittime.
“Ieri sera è avvenuto un secondo incidente che ha coinvolto un mezzo de ‘La Linea’, un bus elettrico. Essendo dello stesso tipo di quello coinvolto nell’incidente del cavalcavia del 3 ottobre scorso, si è ritenuto di far sospendere il servizio di tutti gli autobus elettrici di questa azienda per effettuare un adeguato accertamento”. Lo afferma il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in seguito all’incidente che si è verificato ieri sera in via Carducci a Mestre e che ha coinvolto un mezzo elettrico dell’azienda ‘La Linea’. “Il mio pensiero va, intanto, ai feriti, tra i quali, per fortuna nessuno risulta in gravi condizioni – dice Brugnaro -. Saranno le autorità competenti a capire il motivo di questo incidente, che non ha avuto conseguenze gravi per le persone”. Sullo stop ai bus elettrici Brugnaro sottolinea “Una scelta prudenziale che abbiamo deciso di adottare e che ci sembra assolutamente doverosa”.
Lo stop ai bus elettrici de ‘La Linea’
In attese delle verifiche tecniche sui bus elettrici della società ‘La Linea’ dopo i due incidenti con un mezzo precipitato da un cavalcavia il 3 ottobre ed uno finito fuori strada contro un pilastro ieri, in servizio entrano mezzi tradizionali. Lo stop ai bus elettrici de ‘La Linea’ è stato deciso dal Comune di Venezia.
I feriti
14 passeggeri che erano a bordo, più il conducente, sono rimasti feriti. Nessuno è in condizioni serie. Le autoambulanze, ha riferito il prefetto di Venezia, Michele di Bari, li hanno portati negli ospedali di Mestre, Mirano e Dolo, tre dei nosocomi in cui erano stati ricoverati – e in parte ancora si trovano – i feriti dello schianto del cavalcavia. della Vempa.
Le cause dell’incidente
A causare l’incidente, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata la perdita di controllo del mezzo da parte dell’autista. L’uomo, si apprende, avrebbe dichiarato ai soccorritori di essere stato colto da un malore improvviso. L’autobus, anche questo un mezzo elettrico, mente affrontava una semicurva, ha invaso la corsia opposta di marcia, schiantandosi sul pilastro di un condominio. La maggior parte dei passeggeri ha riportato piccole contusioni, molti presentano anche uno stato di choc.
Sui social si sono subito rincorsi i messaggi che davano notizia dello schianto in via Carducci, molti increduli del fatto che potesse trattarsi ancora di un mezzo elettrico della società già coinvolta nel tragico incidente del sovrappasso della Vempa. Nelle strade del centro sono risuonate un’altra volta, di notte, le sirene delle ambulanze e dei mezzi di soccorso. Tutto questo mentre si attende ancora che l’inchiesta sui 21 morti del cavalcavia, con tre indagati – compreso l’ad de ‘La LInea’ – faccia luce sulle probabili cause della tragedia: da un malore del conducente, ad un guasto meccanico del bus, fino alla mancata tenuta del vecchio guardrail. Fonte e foto Ansa