Operazione Medicament, droga, furti ed estorsioni: i nomi degli arrestati

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Oggi, 17 febbraio 2023, la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, nell’ambito di una attività investigativa denominata “MEDICAMENT”, che vede indagate quindici persone, tra cui un minore, hanno delegato ai Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania l’esecuzione di 5 misure custodiali, di cui 4 in carcere e una presso una comunità alloggio, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania e dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, nei confronti di:

  1. CALOGERO Simone, nato a Catania il 23.09.1985;
  2. BUZDUGAN Mircea Gheorghita, nato in Romania il 21.02.2002
  3. CLEMENTE Daniel, nato a Catania il 28.12.1988;
  4. IACONO Paolo, nato a Avola il 04.05.1977;
  5. indagato di anni 16,

poiché gravemente indiziati, a vario titolo, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, dei reati di furto aggravato (tentato e consumato), ricettazione, tentata estorsione, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento restrittivo trae origine dalle indagini coordinate dalle citate Procure e svolte dalla Stazione Carabinieri di Sant’Agata Li Battiati, tra il maggio e l’ottobre del 2022, a seguito del tentato furto commesso nella notte dello scorso 6 maggio ai danni della stazione di servizio ESSO, con annesso bar e rivendita di tabacchi, sita in via Barriera del Bosco di Catania, allorquando i militari dell’Arma hanno arrestato in flagranza BUZDUGAN Mircea, un soggetto minorenne ed un altro indagato non destinatario della misura cautelare. In quel frangentei tre arrestati, giunti sul posto su un veicolo rubato, dopo aver scassinato la porta d’ingresso ed essere entrati nell’esercizio commerciale, erano stati scoperti dai Carabinieri, che li avevano bloccati sul tetto del bar, mentre un quarto soggetto, il cosiddetto “palo”, era riuscito a scappare su una Mercedes classe B.

Le serrate indagini, sviluppate mediante attività tecniche e dinamiche sul campo, dopo aver portato all’identificazione del complice fuggito in CALOGERO Simone, hanno altresì consentito di evidenziare gravi elementi indizianti circa la diretta partecipazione degli indagati ad ulteriori fatti delittuosi. In particolare, sarebbero stati individuati gli autori di sei furti di autoveicoli e ciclomotori, di tre tentativi di furto presso esercizi commerciali (bar tabacchi e distributori di carburante), della ricettazione di tre veicoli rubati (una Lancia Flavia Cabrio, una Fiat Panda ed una Fiat 500, i primi due mezzi recuperati dai Carabinieri e restituiti ai proprietari) e di una tentata estorsione. In quest’ultimo caso, gli indagati avrebbero tentato un cosiddetto “cavallo di ritorno” dal valore di 700 € per un motorino rubato, poi demolito poiché non sarebbe stato raggiunto l’accordo estorsivo tra i ladri.

In aggiunta, le investigazioni avrebbero anche documentato il coinvolgimento degli indagati in una attività di spaccio di marijuana e cocaina, posta in essere in questo centro e a favore di un intermediario di Avola, Iacono Paolo. Al riguardo, quale ulteriore riscontro a tale attività criminale, i Carabinieri hanno in precedenza arrestato, in flagranza di reato, BUZDUGAN Mircea Gheorghita e CALOGERO Simone, il primo poiché sorpreso a trasportare 1,2 kg di cocaina dalla Calabria, il secondo poiché trovato in possesso di 100 grammi di marijuana.

Il Giudice per le indagini preliminari ha, quindi, disposto la custodia cautelare in carcere per i maggiorenni e quello minorile, a sua volta, il collocamento in comunità per soggetto minorenne, a cui viene contestato il solo reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un ulteriore panetto di hashish da 250 grammi e la somma in denaro contante di 1450 euro, ritenuta provento dello spaccio.

Espletate le formalità di rito i destinatari dell’ordinanza custodiale sono stati tradotti in carcere, mentre il minore è stato collocato presso una comunità alloggio.

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Redazione Catania

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