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Omicidi Napoli, Saviano tuona: “Rappresentano il fallimento del modello Caivano”. Furiosa la replica di FdI: “Sciacallo, i tuoi scritti hanno creato criminali”

Pubblicato il 9 Novembre 2024

Napoli è una città ferita e sanguinante, che piange l’ultima morte di un giovanissimo, Arcangelo Carrera, dopo l’omicidio di altri due giovani: Emanuele Tufano, freddato durante una sparatoria, e Santo Romano, ucciso mentre faceva da paciere in una lite. Roberto Saviano in un certo senso l’aveva predetto: “Dobbiamo prepararci al peggio” e il suo punto di vista è stato riportato dal Corriere della Sera e affidato ad un lancio dell’agenzia di stampa Lapresse.

Saviano attacca Fdi: “Il modello Caivano è fallito”

Saviano ha spiegato che sempre più giovanissimi sono attratti dai soldi facili promessi dalla camorra, circostanza favorita dalla promiscuità con ambienti criminali di ragazzini, poco più che bambini, che preferiscono la strada della pistola a quella della legalità. Ricchezza e carisma sono i valori malati di questi ragazzi, che nascono già in famiglie criminali o che comunque vivono in ambienti dominati dalla criminalità. Le rapine in un certo senso sono “tollerate” dalle famiglie, così come lo spaccio, tutti reati avallati o comunque autorizzati proprio dai camorristi.

In questo contesto sono nate le cosiddette paranze, cioè gruppi criminali composti da ragazzini di pochi anni. Poi è arrivata la stoccata a Fdi: “Queste morti sono la dimostrazione del fallimento del modello Caivano, cioè quello messo in piedi dal Governo dopo la drammatica vicenda delle due cuginette stuprate.

La replica durissima di FdI

La reazione di FdI non solo non si è fatta attendere, ma è stata durissima. Gli esponenti del partito della Meloni hanno pubblicato una risposta velenosa contro lo scrittore con un post sui vari social, dove accusano Saviano di essere uno sciacallo senza dignità.

Passano poi al contrattacco, accusando invece lo scrittore con i suoi libri di aver creato il “mostro”, cioè ragazzini che emulano i criminali di Gomorra trasformati in eroi, figli del suo cinismo. “Sei uno dei peggiori scrittori che l’Italia abbia mai conosciuto” – si chiude così il post social al vetriolo di FdI.