Pubblicato il 3 Ottobre 2021
Sono 3 gli uomini arrestati dai carabinieri per l’omicidio dell’architetto Roberto Mottura, lo scorso 9 giugno a Piossasco, nel Torinese.
A Torino e nella provincia di Caserta, i militari del Nucleo Investigativo di Torino e della Compagnia di Moncalieri hanno eseguito nei giorni scorsi il decreto di fermo nei confronti dei tre pregiudicati di nazionalità albanese, accusati di omicidio, tentata rapina in abitazione e porto abusivo di arma da sparo clandestina.
Nella giornata di ieri, 2 settembre, i GIP dei tribunali di Torino e Santa Maria Capua Vetere (CE), hanno convalidato i fermi disponendo per i presunti autori dell’efferato omicidio la custodia cautelare in carcere.
Nel corso dell’operazione due dei tre fermati, con altri due connazionali, sono stati anche arrestati in flagranza per detenzione di armi e droga e per resistenza a pubblico ufficiale. In particolare, nel corso delle perquisizioni in Torino, sono stati trovati e sequestrati anche un fucile da caccia modificato risultato provento di furto in Piemonte nel maggio 2021, nonché circa 600 grammi tra cocaina e hashish, sostanze da taglio e arnesi da scasso.
Ecco chi sono i tre arrestati per l’omicidio di Mottura
I tre fermati in precedenza non avevano mai avuto alcun contatto con la vittima: erano entrati nella villetta di via del Campetto a Piossasco con il solo intento di rubare. Ma qualcosa era andato storto: colti sul fatto a causa dell’allarme era partito il colpo di pistola che aveva uccido Mottura. Un omicidio per un bottino di soli 50 euro: questo erano riusciti a rubare i malviventi, fuggiti dopo lo sparo.
Ad avere la pistola era Emirjon Marjini, 29enne domiciliato a Torino, che sarebbe il basista della banda. Residenti nel Casertano invece i due complici: Mergim Lazri, 24 anni, residente in frazione Sant’Andrea dei Laghi di Santa Maria Capua Vetere, e Flaogert Syla, 26enne di Valle di Maddaloni.
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