Prosegue febbrilmente la caccia all’assassino di Sharon Verzeni, un mistero fittissimo che gli inquirenti stanno facendo molta fatica a risolvere. Intanto è arrivata una notizia: è stato arrestato l’uomo che ha dormito nel box sequestrato in via Castegnate, non distante da dove si è verificato l’efferato delitto.
Durante le indagini è stato rinvenuto un coltello vicino al luogo del delitto ed è stato scoperto un box con una brandina. L’uomo che dormiva qui, un 33enne, è stato fermato il 7 agosto a Stezzano con 38 grammi di cocaina addosso. Il 33enne ha ammesso di essere a Terno nel giorno dell’uccisione di Sharon, riferendo però di non dormire più nel box da tempo. Nel garage sono stati trovati anche due cellulari e un coltello, dove però non ci sarebbero tracce di sangue. Insomma sembra che, al di là del possesso di droga, non ci sia alcun legame tra il 33enne e l’uccisione della ragazza.
Proseguono le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dal Ros, coordinati dal pm Emanuele Marchisio, che si stanno concentrando sulle telecamere della zona per trovare qualche indizio utile. Sono state acquisite anche le immagini delle telecamere di una settimana prima del delitto, per capire se Sharon era solita fare le sue passeggiate in tarda serata da sola o in compagnia.
Al momento è stato ricostruito il percorso della donna, che sarebbe partita da via Merelli dove viveva, passando davanti al centro sportivo per poi proseguire da via Roma e piazza VII Martiri verso via Castegnate, dove si è consumato il delitto. Gli investigatori hanno cercato di ricostruire anche il percorso dell’assassino, che potrebbe essersi nascosto tra i cespugli passando per stradine dove ci sono poche telecamere o non ce ne sono proprio.
Scartata l’ipotesi che il killer fosse in auto, dal momento che non ci sarebbero riscontri. I carabinieri hanno deciso intanto di convocare tutti gli abitanti di via Castegnate nella speranza che qualcuno possa fornire qualche indizio utile per sbloccare le indagini.
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